La Commissione Affari Sociali della Camera ha votato per gli emendamenti del decreto Balduzzi. Bocciata la proposta per l'introduzione della distanza minima per l’installazione di slot, accolta invece quella che vieta il gioco online nelle sale.
La Commissione Affari Sociali della Camera ha votato per gli emendamenti del decreto Balduzzi. Bocciata la proposta per l'introduzione della distanza minima per l’installazione di slot, accolta invece quella che vieta il gioco online nelle sale.
La Commissione Affari Sociali della Camera ha votato per gli emendamenti del decreto Balduzzi. Bocciata la proposta per l'introduzione della distanza minima per l’installazione di slot, accolta invece quella che vieta il gioco online nelle sale.
Il Decreto Balduzzi, in vigore dallo scorso 14 settembre, fa ancora discutere. Questa volta è toccato alla Commissione Affari Sociali della Camera che ha votato per le proposte emendative bocciando definitivamente tutte quelle che volevano introdurre una distanza minima per l’installazione di slot. Alla fine il decreto è stato notevolmente ammorbidito anche se sono diverse le proposte accolte favorevolmente.
Tra queste, come si legge su Jamma, anche quella che vieta l’accesso al gioco on line nelle sale: “E’ vietata la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online, soggetti autorizzati all’esercizio dei giochi a distanza, ovvero da soggetti privi di qualsivoglia titolo concessorio o autorizzatorio rilasciato dalle competenti autorità“.
Renato Balduzzi
Approvato anche l'emendamento che raddoppia il numero dei controlli annui nelle sale da gioco, che passano da 5.000 a ben 10.000, ed altri due istituiti per prevenire i rischi legati all’abuso del gioco. Il primo di questi prevede che “i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, sono tenuti ad esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto ad evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblica e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie collegate al gioco d’azzardo patologico“.
Il secondo, presentato da Donato Mosella, prevede invece che “il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca segnali alle scuole primarie la valenza educativa del tema del gioco responsabile affinché gli istituti, nell’ambito della propria autonomia, possano predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco ed i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione“.
E' quindi arrivato l'ultimo atto del decreto Balduzzi, adesso potranno finalmente chiudersi tutte le polemiche nate su alcuni punti. Vieni a commentare questo e altri articoli sul nostro forum!