Non si sono fatte attendere le prime reazioni all'annuncio che Facebook sarebbe entrato nel mercato del gioco d'azzardo online nel Regno Unito. Il timore è che le nuove applicazioni a pagamento siano troppo accessibili ai minorenni.
Non si sono fatte attendere le prime reazioni all'annuncio che Facebook sarebbe entrato nel mercato del gioco d'azzardo online nel Regno Unito. Il timore è che le nuove applicazioni a pagamento siano troppo accessibili ai minorenni.
Non si sono fatte attendere le prime reazioni all'annuncio che Facebook sarebbe entrato nel mercato del gioco d'azzardo online nel Regno Unito. Il timore è che le nuove applicazioni a pagamento siano troppo accessibili ai minorenni.
Dalla Gran Bretagna, ma anche dalla Francia, cominciano ad arrivare le prime voci negative in merito all'ingresso di Facebook nel mercato del gambling online nel Regno Unito stesso. Bingo Friendzy sarà la prima applicazione in cui si potranno giocare e vincere soldi veri, e verrà presentata nella giornata di domani (salvo spostamenti dell'ultim'ora).
Arriva il bingo a soldi su Facebook, ma è polemica
Ma secondo alcuni esperti, ci sarebbero grossi rischi di diffusione del gioco d'azzardo tra i minori. Facebook ha una diffusione capillare, tanto che si stima che due internauti su tre abbiano un profilo sul social network, e fino ad oggi non è che sia stato poi così rigido nei controlli riguardanti l'identità dei minori.
Inoltre, Bingo Friendzy ha un'interfaccia grafica che ricorda molto i disegni dei cartoni animati, dunque un motivo in più per temere che piaccia proprio a chi non ha l'età legale per giocare d'azzardo online. Ma da Gamesys, la società che ha sviluppato l'app, fanno sapere che la registrazione e i controlli saranno serratissimi e che nessun minorenne potrà giocare a Bingo Friendzy.
L'eco della notizia è arrivata naturalmente anche nel resto dell'Europa, e dalla Francia il presidente dell'ARJEL (l'equivalente di AAMS), Jean-Francois vilotte, fa sapere che se Facebook dovesse voler offrire giochi d'azzardo a pagamento, la strada sarebbe complessa. Prima di tutto occorrerebbe acquistare una licenza, e poi il social network potrebbe offrire o poker, o scommesse: bingo e giochi da casino, infatti, non sono previsti dalle norme francesi.
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