Casino online: c’è chi non li vuole

Mentre in Italia l'introduzione dei casino online è avvenuta senza troppe polemiche, in Francia è scoppiata la bagarre: i casino francesi hanno chiesto al ministro del bilancio, Jérome Cahuzac, che le sale virtuali non vengano alla luce.

Tempi duri per i casino online. Non per quelli italiani, che stanno dando risultati soddisfacenti nonostante non siano ancora all'altezza dell'offerta dei cosiddetti '.com' (ma aspettiamo le slot machine a fine anno), quanto per quelli francesi. Che ancora non sono nati ufficialmente, ma che già fanno ampiamente discutere.

Liberté, fraternité… casino online!

I casino terrestri francesi, infatti, hanno formalmente chiesto a Jérome Cahuzac, il ministro del Bilancio del governo Hollande, di impedire che vengano offerti i giochi da casino online sul territorio transalpino. La richiesta è avvenuta unitamente a quella di fare capo a un solo organismo regolatore, invece di due.

Al momento, infatti, il gioco in Francia è controllato da due enti separati: dell'online si occupa l'Arjel (Autorité de régulation des jeux en ligne), mentre del gioco d'azzardo terrestre si occupano i ministeri dell'Agricoltura, del Bilancio e dell'Interno. Ma la richiesta delle sale da gioco terrestri francesi è andata oltre.

Nell'incontro tenutosi tra il ministro e le associazioni professionali e sindacali dei casino francesi, questi ultimi hanno anche spiegato le proprie posizioni in materia fiscale: il paventato aumento delle aliquote, secondo tali associazioni, avrebbe delle conseguenze disastrose sull'intero settore del gioco.

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Yazek