Gioco online, EGBA: ‘Mercato europeo comune’

La European Gaming and Betting Association ha sottolineato ancora una volta la necessità di creare un mercato unico nel settore del gioco digitale. Una cosa del genere, dice l'EGBA, comporterebbe contemporaneamente risparmio e crescita.

Anche l'EGBA (European Gaming and Betting Association) è scesa metaforicamente in campo per la creazione di un mercato europeo digitale che superi le distinzioni tra i vari stati membri dell'Unione. Se ne parla ormai da diversi mesi, anche se finora è stato fatto poco o nulla. Ma l'EGBA ha indicato dati significativi.

A quando un mercato comune per il gioco online?

Secondo l'associazione, creare un mercato del gioco comune, anche a livello digitale, farebbe contemporaneamente risparmiare 2,5 miliardi di euro e contribuirebbe a una crescita del 4% del PIL per i prossimi dieci anni. Inoltre, in questo modo si ridurrebbero i rischi ai quali quotidianamente vanno incontro i giocatori a causa dei siti illegali.

L'EGBA ha poi sfatato un luogo comune molto caro ai media, e che cioè i giocatori sarebbero quasi tutti persone con problemi patologici. In realtà, le ultime ricerche riportate dall'associazione mostrano come soltanto l'1% di chi gioca online potrebbe incappare in problematiche del genere, un numero davvero esiguo.

Nel suo manifesto sulla regolamentazione comune europea del gioco online, l'EGBA ha parlato anche di un fenomeno che ci sta toccando da vicino proprio in queste settimane: la frode sportiva. Secondo l'associazione, occorre una definizione condivisa a livello europeo di ciò che è considerata frode sportiva, e occorrerebbe definire anche il concetto di frode per scommesse.

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Yazek