L'Arjel, l'equivalente dell'AAMS in salsa francese, ha annunciato un giro di vite piuttosto duro sui siti di gioco illegali, le cosiddette piattaforme .com. Ancora una volta, il modello italiano sugli operatori di gioco online fa scuola.
L'Arjel, l'equivalente dell'AAMS in salsa francese, ha annunciato un giro di vite piuttosto duro sui siti di gioco illegali, le cosiddette piattaforme .com. Ancora una volta, il modello italiano sugli operatori di gioco online fa scuola.
L'Arjel, l'equivalente dell'AAMS in salsa francese, ha annunciato un giro di vite piuttosto duro sui siti di gioco illegali, le cosiddette piattaforme .com. Ancora una volta, il modello italiano sugli operatori di gioco online fa scuola.
Con i cugini francesi, si sa, non scorre troppo buon sangue. Eppure, quando c'è da copiare, anche in Francia non si guarda in faccia alle rivalità. Così l'Arjel, l'organismo regolatore del gioco in Francia (l'equivalente dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), ha parafrasato il modello italiano, dichiarando guerra ai siti .com.
Arjel e AAMS
L'idea è quella di replicare la black list dell'AAMS, almeno stando al decreto governativo recentemente approvato. Come succede già in Italia, anche in Francia gli operatori dovranno segnalare i siti di casino online .com, cioè illegali, e impedirne l'accesso agli utenti. Già si prevedono alcuni ricorsi da parte dei soggetti colpiti dal decreto, dal momento che non è passato al vaglio della Commissione Europea.
Il giro di vite dell'Arjel arriva in un momento in cui il mercato francese è in fermento. Si conta che quasi un milione di francesi preferiscano ancora i casino online .com ai regolari .fr, con un danno erariale notevole. Il tentativo del governo francese è di mettere un freno a questi siti, per favorire lo sviluppo degli operatori che hanno acquistato la licenza.
In realtà, prima di pensare a oscurare i casino online. com, probabilmente l'Arjel o chi per essa dovrebbe rivedere il sistema di imposizione fiscale a cui sono soggetti gli operatori di gambling online in Francia. Secondo un sondaggio, infatti, l'80% dei giocatori francesi ritiene che le tasse siano troppo alte. Sarà forse per questo che continuano a giocare sui siti .com?
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Scritto da CIW Staff