La UE ha approvato una risoluzione sul gioco d'azzardo che obbliga tutti gli stati membri a seguire le leggi. Quello che la UE si propone di fare è evitare i monopoli da parte degli stati membri della Comunità Europea sul gioco online.
La UE ha approvato una risoluzione sul gioco d'azzardo che obbliga tutti gli stati membri a seguire le leggi. Quello che la UE si propone di fare è evitare i monopoli da parte degli stati membri della Comunità Europea sul gioco online.
La UE ha approvato una risoluzione sul gioco d'azzardo che obbliga tutti gli stati membri a seguire le leggi. Quello che la UE si propone di fare è evitare i monopoli da parte degli stati membri della Comunità Europea sul gioco online.
La UE ha presentato da qualche mese la sua risoluzione sul gioco d'azzardo e ora gli stati membri devono lavorare e sottostare tutti sotto le stesse leggi. Il Parlamento Europeo ha stabilito che ogni stato dell'Unione Europea deve essere conforme alle nuove leggi riguardanti il gioco online. Per molti operatori esteri, questa è una buona notizia.
Uno dei motivi che sta dietro a questa risoluzione è dovuta al fatto che molti Stati membri sono inclini a trattare il mercato del gioco come un'esclusiva, soprattutto nel gioco online. Questo è visto dall'UE come un monopolio, quindi come una falla, alla quale si vuole porre rimedio con una serie di modifiche “globali”.
Uno dei gruppi a favore delle nuove leggi è la Remote Gambling Association che parla a nome di molte delle più grandi aziende del mondo. Clive Hawkswood, l'amministratore delegato di questo gruppo, ha affermato che la risoluzione mostra come la UE si stia avvicinando al gioco d'azzardo online nella modo più corretto, assicurandosi che sia regolato e non proibito. Inoltre ha anche sottolineato come l'Unione Europea sia in grado di garantire la conformità fra gli Stati membri.
La UE possiede varie linee guida per rendere sicuri gli stati membri e possiede anche una serie di misure da adottare contro gli stati che dovessero violare le normative imposte. Un esempio riguarda proprio il nostro paese: quando l'Italia si è rifiutata di permettere agli operatori britannici di operare sul nostro mercato, la Corte Europea ha rapidamente preso in esame la situazione.
A chi faccia veramente bene questa risoluzione è facile da immaginare: a tutti quei siti esteri che dal 18 luglio non possono più operare nel nostro paese e che ora chiedono conformità, ma ancora una volta la sicurezza viene tralasciata a favore di un già usurato e abusato concetto di libertà di mercato.