A puntare il dito contro Luigi Di Mario e lo stop totale alla pubblicità, che interesserà anche le scommesse, è la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, a suo dire un suicido per il calcio italiano deciso dal governo italiano gialloverde.
A puntare il dito contro Luigi Di Mario e lo stop totale alla pubblicità, che interesserà anche le scommesse, è la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, a suo dire un suicido per il calcio italiano deciso dal governo italiano gialloverde.
A puntare il dito contro Luigi Di Mario e lo stop totale alla pubblicità, che interesserà anche le scommesse, è la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, a suo dire un suicido per il calcio italiano deciso dal governo italiano gialloverde.
“La Lega Calcio conferma ciò che avevamo denunciato in tempo utile per correggere il tiro: il divieto di pubblicità delle scommesse introdotto con il dl Dignità dalla squadra di governo gialloverde umilierà i tifosi e il calcio italiano rendendo i nostri club meno competitivi sul calciomercato”, sono le parole riportate dai colleghi di agimeg della deputata di Forza Italia Deborah Bergamini.
La deputata continua sostengo che a “causa delle minori sponsorizzazioni per le squadre di calcio ci saranno meno risorse economiche che andranno a finire nelle casse di altri superclub europei. Se a ciò si aggiunge una perdita di 700 milioni di euro per le casse dello Stato ecco dimostrato che Di Maio oltre a non saper leggere le email non sa neppure fare due conti”.
Deborah Bergamini, vice presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera, ha poi ricordato che se il “governo avesse voluto combattere davvero la ludopatia avrebbe potuto vietare i giochi”.
In questo modo, vietando esclusivamente la pubblicità, spiega la deputata di Forza Italia, “si finirà solo con il danneggiare i tifosi producendo peraltro minore trasparenza sulle quote per le scommesse sulle partite di calcio. Mi auguro davvero che i tifosi di tutte le squadre facciano sentire con vigore la loro contrarietà a questo suicidio per il calcio italiano deciso a tavolino dal governo gialloverde”.