Il leader del Movimento 5 Stelle tramite il proprio account Facebook ha pubblicato un video dove ribadisce la sua intenzione di vietare la pubblicità del gioco d’azzardo, puntando il dito contro qui personaggi noti che prestano il volto per tali spot.
“Vedo ogni ora, ovunque mi giri, persone famosissime e che stimo tantissimo fare pubblicità per il gioco. Il problema del gioco è che più si è disperati e più si gioca, più non si hanno soldi e più ci si indebita per giocare”, dice il nuovo ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, come riportano anche i colleghi di agimeg.
E fin qui forse potremmo anche essere d’accordo, una limitazione degli spot in tv ci può anche stare, ma poi ecco che esce allo scoperto tutta la totale mancanza di conoscenza in materia quando afferma che: “Il poker o l’azzardo online è diventato uno dei più grandi rischi della nostra società. Si può giocare comodamente da casa, almeno fermiamo le tentazioni, le pubblicità. A questo aggiungeremo altre iniziative con il vice ministro e sottosegretario all’Economia e la ministra della Salute”.
“Uno dei più grandi rischi della nostra società”. Il compito di un politico dovrebbe essere quello di informare il cittadino sulle cose reali e non sparare sentenze quando non si conosce realmente la situazione. Il poker online un rischio per gli italiani? ma se tra i giochi offerti, online e dal vivo, è quello che incide meno, dove ci sono una percentuale minima di giocatori rispetto ad altri giochi.
Dove forse gli italiani spendono di più è alle sale bingo, nelle tabaccherie o nei bar a giocare i vari giochi numerici, che partono ogni cinque minuti. Come al solito chi fa un’informazione sbagliata e i cittadini, poveri, ci cascano. Qui il poker lotta per sopravvivere, tentando una liquidità condivisa che possa far tornare un po’ di traffico a numeri decenti, e c’è chi come Di Maio indica il poker online come uno dei più grandi rischi della nostra società. Per favore, informiamoci, parliamo con chi conosce la materia e non facciamo le cose tanto per fare e far vedere agli italiani che noi siamo i ‘Bravi’.
“Non possiamo rendere il gioco del tutto illegale, finirebbe nelle mani delle organizzazioni criminali, ma possiamo dire basta alla pubblicità”, conclude. The, ovviamente non possiamo fare questo Dono alle mafie e fermare le pubblicità in tv o in streaming, può anche essere giusto, ma smettiamolo col dire che il poker online o il gioco online è la rovina degli italiani.
E l’alcol? Quanti alcolisti ci sono lì fuori e quante pubblicità passano ogni giorno di liquori, vini e birre? Quanti rischiano la propria salute e il proprio conto in banca per bere un goccio in più? Che facciamo vietiamo anche queste pubblicità? E le bibite gasate? Quanti sono i ragazzi dipendenti dalle bibite gasate? Che magari si sono ammalati, diventando obese o soffrendo di fegato o altri malesseri collegabili alle bibite gasate? Eliminiamo anche queste pubblicità? Suvvia.