Il 23 dicembre il Senato, con 140 voti a favore e 94 contrari, ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2018-2020. Diverse le novità sui giochi che saranno messe in atto dall’anno prossimo, partendo dalla riduzione delle slot machine.
Il 23 dicembre il Senato, con 140 voti a favore e 94 contrari, ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2018-2020. Diverse le novità sui giochi che saranno messe in atto dall’anno prossimo, partendo dalla riduzione delle slot machine.
Il 23 dicembre il Senato, con 140 voti a favore e 94 contrari, ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2018-2020. Diverse le novità sui giochi che saranno messe in atto dall’anno prossimo, partendo dalla riduzione delle slot machine.
Finalmente le ultime modifiche apportate dalla Camera dei Deputati sono piaciute e il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2018-2020. Ora vedremo insieme le più significative disposizione sul gioco che saranno adottate nel prossimo biennio.
Come anticipato, e come scrivono i colleghi di agimeg, entro 90 giorni dall’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, l’ADM (Agenzia delle dogane e dei Monopoli) dovrà adottare “una specifica procedura obbligatoria per lo smaltimento e la distruzione” delle slot machine che verranno dismesse nell’iter di taglio della rete.
Sarà poi istituito presso l’ADM un registro informatizzato dei distributori e degli esercenti di gioco. Il registro servirà a favorire i controlli in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; un registro che potrà esser consultato oltre che dalle forze di polizia e dagli organi di controllo, anche dai concessionari dei giochi.
Per quanto riguarda Premi e Vincite, come riportato su gioconews, il Ministro dell’economia e delle finanze, con propri decreti, provvede, nell’anno finanziario 2018, all’adeguamento degli stanziamenti dei capitoli destinati al pagamento dei premi e delle vincite dei giochi pronostici, delle scommesse e delle lotterie, in corrispondenza con l’effettivo andamento delle relative riscossioni.
Infine, sempre su agimeg, si parla di Web Tax: “La tassazione non viene allargata all’e-commerce e l’aliquota passa dal 6 al 3 percento. La tassa secondo le stime produrrà un gettito annuo di 190 milioni. Per non penalizzare le piccole imprese in contabilità semplificata e le start up, l’obbligo di versare le imposte scatta quando in un anno solare sono state effettuate almeno 3.000 transazioni digitali. Addio spesometro”.