L'Amministrazione autonoma dei monopoli di stato a reso nota una nuova Black List, ovvero l'insieme di tutti i siti che non possiedono la licenza italiana Aams per operare. La lista, dopo molti mesi di crescita, ha subito uno stop.
L'Amministrazione autonoma dei monopoli di stato a reso nota una nuova Black List, ovvero l'insieme di tutti i siti che non possiedono la licenza italiana Aams per operare. La lista, dopo molti mesi di crescita, ha subito uno stop.
L'Amministrazione autonoma dei monopoli di stato a reso nota una nuova Black List, ovvero l'insieme di tutti i siti che non possiedono la licenza italiana Aams per operare. La lista, dopo molti mesi di crescita, ha subito uno stop.
Aams, come ripetuto più volte, si batte per evitare che i siti, sprovvisti di regolare licenza, possano mettere a disposizione dei cittadini italiani i loro prodotti, primi fra tutti i casinò online.
La “lista nera”, stilata da Aams in questi mesi, ha sempre fatto registrare un aumento dei siti bloccati. Ora però qualcosa è cambiato, infatti la lista conta “solo” 3.504 siti inibiti, mentre la settimana scorsa erano 3.507 i portali inaccessibili agli utenti del bel paese.
La Black List di Aams contiene la lista 3.504 siti di bloccati.
Le motivazioni di questa inversione di tendenza è da ricercare, molto probabilmente, nel prossimo arrivo di 200 nuove licenze per tutti i possibili concessionari di giochi online. Un altro motivo, comunque, risiede nel fatto che dal 18 luglio i casinò legalizzati hanno fatto il loro ingresso in Italia.
Ora anche gli altri paesi europei, come ad esempio il Regno Unito, hanno preso atto del problema e hanno deciso di contrastare le truffe online, ma non con un decreto come quello italiano varato nel 2006, ma semplicemete sensibilizzado gli utenti sui rischi che si possono correre utilizzando un sito privo di licenza.
Scritto da CIW Staff