Analizzando i dati relativi alla raccolta dei giochi online, si evince come i casino online abbiano dato un buon contributo e che a settembre il mercato sia cresciuto. Ma la spesa effettiva globale non è molto più alta rispetto al 2010.
Analizzando i dati relativi alla raccolta dei giochi online, si evince come i casino online abbiano dato un buon contributo e che a settembre il mercato sia cresciuto. Ma la spesa effettiva globale non è molto più alta rispetto al 2010.
Analizzando i dati relativi alla raccolta dei giochi online, si evince come i casino online abbiano dato un buon contributo e che a settembre il mercato sia cresciuto. Ma la spesa effettiva globale non è molto più alta rispetto al 2010.
Il bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto? La matematica non è un'opinione e di solito analizzare i dati è un processo abbastanza semplice. Ma l'ingresso sul mercato dei giochi da casino online e del poker cash game ha un po' scombussolato le cose, e fare un raffronto con il 2010 diventa un po' più complicato. Vediamo perché.
I casino online, realtà dal 18 luglio
Se ci fermassimo al primissimo dato disponibile ci sarebbe da stare allegri: la raccolta del mercato del gaming online nei primi 9 mesi del 2011 è bastata a superare l'intera raccolta del 2010: +20,8%. Nel 2010, senza casino online e poker cash, l'incasso ammontava a 4,8 miliardi; nel 2011, con i casino online e il poker cash, siamo già a 5,8 miliardi. E mancano ancora tre mesi interi.
Nello specifico, i casino online hanno prodotto 223 milioni di raccolta ad agosto, e 275 milioni a settembre, per un incremento del 23,3%. In totale, dunque, fanno 576 milioni: non male per due mesi soltanto. E qui cominciano i dati meno entusiastici. La raccolta sembra andare a gonfie vele, ma è la spesa a latitare: 8,8 milioni a settembre e 18,4 da quando sono stati lanciati i casino online.
Anche il poker cash game online “vive” dal 18 luglio
Tornando ad analizzare la situazione nella sua completezza, comprendendo quindi non solo i giochi da casino online ma anche il poker cash agme, scopriamo come la raccolta sia sì cresciuta del 65%, ma la spesa è addirittura calata del 3,5%! Nel 2010, da gennaio a settembre, abbiamo giocato per 527,5 milioni, mentre nello stesso periodo di quest'anno abbiamo giocato “solo” 509,1 milioni.
Il motivo di questa discrepanza è dato proprio dall'introduzione dei casino online e del poker cash, che hanno un tasso di pay-out molto alto (praticamente quasi tutto il giocato torna nelle tasche del giocatore). Il dato è significativo, perché significa che tutto sommato non c'è stato un aumento di giocatori, come si prospettava. Insomma, c'è ancora da lavorare parecchio.
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Scritto da CIW Staff