Francesco Rodano, dirigente responsabile del gioco a distanza per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha parlato settimana scorsa alla Camera cercando di sfatare quattro luoghi comuni legati tipicamente al gioco online.
Francesco Rodano, dirigente responsabile del gioco a distanza per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha parlato settimana scorsa alla Camera cercando di sfatare quattro luoghi comuni legati tipicamente al gioco online.
Francesco Rodano, dirigente responsabile del gioco a distanza per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha parlato settimana scorsa alla Camera cercando di sfatare quattro luoghi comuni legati tipicamente al gioco online.
Quando i media nazionali generalisti parlando del gambling, gioco online compreso, spesso lo fanno a sproposito o confondendo (in maniera più o meno volontaria) numeri e dati. Per fortuna di occasioni per discuterne con cognizione di causa ce ne sono: come il tavolo nazionale sul gioco, organizzato da Open Gate, tenutosi alla Camera.
Nel suo intervento, il dirigent dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Francesco Rodano ha tentato di smontare quattro luoghi comuni legati al gioco online. In primis, non è vero che quando ci sono delle crisi il gioco prospera: negli ultimi tre anni, i volumi sono calati. In seconda battuta, non è vero che il gioco online manda in crisi il gioco terrestre (visto che vale solo il 4% del mercato).
Poi il grande classico: la spesa complessiva. Spesso sentiamo parlare di 80 miliardi di euro, quando in realtà sono soltanto 18. Infine, aumentare il regime fiscale nel settore dei giochi online non è una grande idea, perché si rischia di fare la fine della Francia, dove gli operatori hanno abbandonato il mercato, tornato in mano ai siti illegali.