Nei giorni scorsi, le autorità russe hanno imposto il blocco di alcuni siti legati al gioco online, per un totale di 50. Coinvolti casinò online, poker room e anche siti di scommesse sportive.
Non che sia nuova a iniziative del genere, ma quando succede suscita sempre parecchio scalpore. La Russia ha deciso di bloccare numerosi siti Internet, mettendo nel mirino, stavolta, il gambling online. Dozzine di siti di giochi online – e non solo – sono stati oscurati nei giorni scorsi dalle autorità russe.
Nel novembre 2012, la Corte Suprema russa ha stabilito che gli ISP (Internet Service Provider) sono da considerarsi i responsabili per quanto riguarda il blocco di siti di gioco illegale. Fino a questo momento, tuttavia, la decisione della Corte Suprema non aveva ancora avuto alcun effetto tangibile sul web.
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’ufficio della procura avrebbe recentemente richiesto il blocco di una lista di siti, incluso quello di PokerStars e di numerosi bookmaker quali Ladbrokes, SportingBet e tanti altri. Tra i siti bloccati ci sono anche prodotti di poker online, casinò online e quant’altro, per un totale di 50 siti web.
La cosa strana è che nonostante i siti Internet siano stati bloccati, in realtà i giochi sono ancora disponibili. Per esempio, i giocatori russi possono ancora unirsi ai tavoli di PokerStars, nonostante il sito della compagnia risulti non raggiungibile. Tuttavia, il blocco dei siti potrebbe rendere difficoltosa la registrazione degli account per i nuovi giocatori.