Nonostante gli sforzi dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, unitamente a quelli del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono ancora tanti gli italiani che giocano nelle sale prive di licenza.
Nell’eterna lotta tra mercato del gambling legale e mercato illegale, quest’ultimo rimane ancora molto forte. Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, Ministero dell’Economia e forze dell’ordine stanno facendo il possibile, ma a quanto pare è dura a morire l’abitudine degli italiani di giocare nelle cosiddette sale .com.
Secondo una ricerca condotta da Gioco News, infatti, la spesa degli italiani nei casinò online .com è cresciuta del 7% nel 2013, là dove quella nei siti che posseggono una regolare licenza si è ridotta del 4%. Se consideriamo anche i tavoli ‘fisici’ illegali, parliamo di una spesa da 296 milioni di euro e un volume d’affari di quasi 10 miliardi.
Il Ministero dell’Economia, in ogni caso, non intende certo abbassare la guardia. Anzi, la sua opera di pressione nei confronti dei provider si sta facendo sempre più intensa ed efficace, se è vero come è vero che Playtech, ha garantito che acquisirà una licenza .it o comunque sposterà i conti di gioco dai siti .com a quelli italiani. Stesso discorso per altre realtà, come Microgaming, Amaya Gaming e NetEntertainment.