Un recente sondaggio ha dimostrato come i cittadini americani si oppongano all’eventualità di una legge federale che impedisca il gioco online: gli stati dovrebbero essere liberi di decidere.
Un recente sondaggio ha dimostrato come i cittadini americani si oppongano all’eventualità di una legge federale che impedisca il gioco online: gli stati dovrebbero essere liberi di decidere.
Un recente sondaggio ha dimostrato come i cittadini americani si oppongano all’eventualità di una legge federale che impedisca il gioco online: gli stati dovrebbero essere liberi di decidere.
Nevada, Delaware e New Jersey possono dormire sonni tranquilli. Almeno per quanto riguarda l’opinione pubblica. È quanto emerge da una ricerca della Coalition for Consumer and Online Protections, che ha dimostrato un principio molto semplice: quello della libertà degli stati di aprire o meno a un mercato del gioco online legalizzato.
Il 57% degli intervistati ha risposto di non vedere di buon occhio una legge federale che stabilisca un no generale ai casinò games e al poker online, eventualità che secondo Alison Harden Siciliano, portavoce della Coalition, spalancherebbe le porte del mercato illegale, di fatto ottenendo l’effetto contrario a quello voluto.
Tra gli altri dati più significativi, risalta il fatto che sia la maggior parte dei repubblicani che la maggior parte dei democratici è concorde nel ritenere che siano gli stati a dover decidere, in maniera autonoma, se aprire il mercato del gambling online o meno. Curiosamente, il gioco è uno dei pochi argomenti che trova d’accordo entrambe le fazioni politiche.
La battaglia tra i favorevoli al gioco online negli USA e i contrari dunque prosegue senza sosta. Ricordiamo come il maggiore oppositore dal mercato del gambling virtuale sia Sheldon Adelson, che tramite la sua Coalition to Stop Internet Gambling sta facendo di tutto per evitare che casinò games e poker online si diffondano in tutti gli stati americani.