Il governo ha chiesto agli Internet provider britannici di oscurare i siti di gioco d’azzardo illegale, ma questi si sono rifiutati: non lo faranno senza una sentenza apposita da parte di un tribunale.
Il governo ha chiesto agli Internet provider britannici di oscurare i siti di gioco d’azzardo illegale, ma questi si sono rifiutati: non lo faranno senza una sentenza apposita da parte di un tribunale.
Il governo ha chiesto agli Internet provider britannici di oscurare i siti di gioco d’azzardo illegale, ma questi si sono rifiutati: non lo faranno senza una sentenza apposita da parte di un tribunale.
È scontro aperto tra il governo britannico e gli Internet provider, in materia di gioco d’azzardo online. Le autorità vorrebbero che i fornitori di servizi di rete impedissero agli utenti l’accesso a siti di gambling non autorizzati, ma gli ISP hanno risposto picche: non si muoveranno senza una sentenza di un tribunale o una normativa primaria.
Settimana scorsa è avvenuto un incontro tra le parti, rappresentate dalla Gambling Commission e da provider quali TalkTalk e BT. La volontà della prima era fare in modo che i fornitori inserissero una sorta di pagina d’avvertimento che rendesse noto agli utenti che il sito che intendono visitare non era approvato dalla commissione stessa.
Come detto, però, i provider hanno risposto picche: per un’azione del genere esigono che ad esprimersi sia prima un tribunale, oppure che venga varata una legge specifica a riguardo. Naturalmente il tentativo della Gambling Commission era quello di limitare, dove possibile, la proliferazione dei siti di gioco illegale, che si tratti di casinò online o poker room.
In realtà la stessa Gambling Commission ha voluto minimizzare la questione, spiegando come attualmente l’offerta dei siti illegali, nel Regno Unito, non sia tale da influire in maniera troppo negativa sui siti legali. Un po’ il contrario di quanto, invece, succede in molti altri paesi europei.