È destinato a diventare il caso giudiziario di agosto per tutti gli appassionati di casinò online. La questione riguarda Stanleybet, che chiede la sospensione di casinò online, e i nuovi operatori di licenza AAMS per proporre i casinò e il poker online.
È destinato a diventare il caso giudiziario di agosto per tutti gli appassionati di casinò online. La questione riguarda Stanleybet, che chiede la sospensione di casinò online, e i nuovi operatori di licenza AAMS per proporre i casinò e il poker online.
Fiato sospeso per tutti i nuovi acquirenti delle licenze messe al bando dalla Legge Comunitaria 2008 e che ha, di fatto, permesso l'implemento del poker online cash game dei casinò online in Italia.
Il malcontento è sopratutto delle 24 aziende, neo acquirenti delle licenze, messe in un secondo periodo al bando dalla Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato. Difatti il ricorso della Stanelybet, società non ancora in possesso di tale licenza, ha messo all'erta quanti hanno già versato i €350.000 previsti per l'acquisizione della nuova concessione ed attendono la firma al contratto che lo renda operativo.
Aams: Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato
Tale firma dovrebbe essere apposta, secondo i normali regolamenti, entro il termine di 30 giorni. Ma la causa intenta dalla Stanleybet, che sarà dibattuta il primo settembre dal TAR del Lazio, dilata i tempi. Così facendo i neo proprietari di concessione si sentono, giustamente, danneggiati dal fatto che le società attualmente operanti nel settore, che stanno già offrendo il nuovo servizio di poker online e casinò, prendendo un grosso vantaggio nel mercato rispetto ai nuovi concorrenti.
Diversi di questi nuovi operatori si sono già cautelati inviando lettere ai Monopoli di Stato affinché venga rispettato quello che prevede la Legge Comunitaria ed hanno già attivato i propri uffici legali nel caso ciò non avvenga nei tempi previsti.
Un punto scommesse di Stanleybet
Ma non sembra che le cose possano andare a buon fine per eventuali ricorsi di queste società che lamentano il ritardo di firma della AAMS. Difatti fonti istituzionali interrogate a riguardo hanno specificato che con tale ritardo non si sta contravvenendo a nessuna legge, in quanto la stessa prevede la possibilità di rimandare la stipula dei contratti per far fronte ad eventuali ricorsi. Cosa che sta di fatto accadendo per il ricorso della società britannica nota per le scommesse sportive.
Dal canto loro la Stanleybet, per voce del Managing Director, John Whittaker dichiara: “il bando di gara dei Monopoli di Stato non risolve la questione più complicata, vale a dire la libertà di fare impresa e di offrire ai giocatori italiani un palinsesto personalizzato. Non mi spiego perché gli imprenditori italiani hanno accettato per anni tutto questo”.
Tutto rimandato a settembre quindi. Dovrà aspettare PostaMobile, il primo operatore ad aver acquistato, lo scorso 20 giugno, la prima licenza del nuovo bando di gara promosso dalla Comunitaria 2008. Stesso discorso per le altre neo acquirenti, tra cui Mondadori, Jaxx, Leisure Spin, Betflag ed Interwetten che dovranno quindi aspettare la risoluzione della querelle Stanleybet.