Raffaele Ferrara, direttore generale dell'Aams, ha tirato le somme della raccolta giochi per il 2011. Le previsioni parlano di ben settanta miliardi di euro raccolti dal settore per la fine di quest'anno, grazie anche all'arrivo dei casino online.
Raffaele Ferrara, direttore generale dell'Aams, ha tirato le somme della raccolta giochi per il 2011. Le previsioni parlano di ben settanta miliardi di euro raccolti dal settore per la fine di quest'anno, grazie anche all'arrivo dei casino online.
Raffaele Ferrara, direttore generale dell'Aams, ha tirato le somme della raccolta giochi per il 2011. Le previsioni parlano di ben settanta miliardi di euro raccolti dal settore per la fine di quest'anno, grazie anche all'arrivo dei casino online.
Un aumento del 14,75% rispetto al dato del 2010, numeri che lasciano ben sperare e che gratificano l'ottimo lavoro svolto fin qui da Aams. Questa la relazione presentata dal DG Raffaele Ferrara durante un'audizione alla Commissione Finanze della Camera:
“Il settore dei giochi continua il trend di crescita esponenziale, le previsioni per fine 2011 sono di 70 miliardi di euro contro i 61 del 2010. Di questi 70 miliardi il 50 per cento è riferibile al settore new slot, mentre gli altri settori hanno andamenti discontinui.
Cresce l'online, mentre fra i giochi tradizionali il Superenalotto risente del calo dell'appeal del jackpot, si registra invece una buona performance invece per il lotto: entrambi i giochi, comunque, hanno un'alta incidenza percentuale in termini erariali. L'online ha invece tassazioni più basse. Sempre in termini erariali, le New slot rappresentano il 12,4% riferito al 2010, le scommesse navigano attorno al 4%. Quando nel 2003 fu riformato il comparto giochi, la leva fiscale fu utilizzata per recuperare mercato illegale, rendendo più competitivo il gioco legale. Nel primo semestre abbiamo assistito a una crescita dei volumi gioco del 10%, mentre la tassazione è cresciuta del 7%.
Detto questo ribadisco alcune preoccupazioni: i carichi e gli impegni di regolamentazione affidati ad Aams sono incompatibili con le attuali risorse umane e operative dei Monopoli. Nelle disposizioni di fine anno sono state previsti ulteriori requisiti di affidabilità per i concessionari per accedere al ruolo di concessionari. Sono state previste incombenze tecnico professionali (indici di bilancio, di finanza) che non sono mai appartenute ad Aams.
Non è possibile che Aams abbia sei dirigenti di prima fascia e meno di trenta di seconda fascia sul territorio nazionale di seconda fascia. La disposizione che prevede la trasformazione di Aams in agenzia risale al 2007: i decreti arriveranno presto, spero, ma a oggi non siamo riusciti a raggiungere questa trasformazione. L’agenzia delle entrate per esempio ha mille dirigenti, quella delle dogane 280, l’agenzia del territorio 300. Non possiamo governare il mondo dei giochi e dei tabacchi (23 miliardi di gettito erariale) in queste condizioni, con questi incarichi e queste responsabilità. Dobbiamo essere in grado di produrre servizi all’altezza.
Le ultime norme approvate in manovra per il settore giochi mostrano una sostanziale continuità con quanto fatto finora. Sono provvedimenti che avevamo chiesto, che serviranno a dare maggiore efficacia all'azione di contrasto all'illegalità, in particolare nell'inasprimneto delle sanzioni per chi consente il gioco minorile. Dal 2003 si è pensato principalmente a regolamentare il settore e a espandere l'offerta, adesso serve una fase di consolidamento che passa anche da una processo di potenziamento per fronteggiare l'illegalità”.
CasinoItaliaWeb Staff