Dure polemiche dei parlamentari dopo il blocco degli emendamenti presentati per il Decreto Legge Sanità. Il ministro Renato Balduzzi ha, infatti, chiesto di porre la questione di fiducia sul testo, annullando di fatto ogni modifica.
Dure polemiche dei parlamentari dopo il blocco degli emendamenti presentati per il Decreto Legge Sanità. Il ministro Renato Balduzzi ha, infatti, chiesto di porre la questione di fiducia sul testo, annullando di fatto ogni modifica.
Dure polemiche dei parlamentari dopo il blocco degli emendamenti presentati per il Decreto Legge Sanità. Il ministro Renato Balduzzi ha, infatti, chiesto di porre la questione di fiducia sul testo, annullando di fatto ogni modifica.
La situazione che si è venuta a creare suscita polemiche perchè con questa azione il ministro Balduzzi non permette l'accoglimento degli emendamenti, circa 200, presentati in merito al DL Sanità. Nessuna modifica quindi neanche per il contestatissimo articolo 7, quello contenente una serie di misure riguardanti il settore dei giochi.
Adesso si aspetta un nuovo capitolo di questa complicata vicenda che aveva già vissuto momenti di forte discussione a causa di alcune norme per il gioco come il fondo per la cura della ludopatia e l'uso della tessera elettronica per accedere alle slot. Una serie di provvedimenti che sicuramente potrebbero incidere in maniera pesante nel fututo del comparto dei giochi online italiani.
Il Ministro Balduzzi con il premier Monti
Attesa e grande curiosità anche per la norma che potrebbe far diventare illegale l'uso di alcune tipologie di pubblicità come si legge nell'articolo 7: “Vietati messaggi pubblicitari concernenti il gioco con vincite in denaro nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche e di rappresentazioni teatrali o cinematografiche rivolte ai minori e nei trenta minuti precedenti e successivi alla trasmissione delle stesse. È altresì vietata, in qualsiasi forma, la pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica destinata ai minori e nelle sale cinematografiche in occasione della proiezione di film destinati alla visione dei minori. Sono altresì vietati messaggi pubblicitari concernenti il gioco con vincite in denaro su giornali, riviste, pubblicazioni, durante trasmissioni televisive e radiofoniche, rappresentazioni cinematografiche e teatrali, nonché via internet nei quali si evidenzi anche solo uno dei seguenti elementi:a) incitamento al gioco ovvero esaltazione della sua pratica; b) presenza di minori; c) assenza di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica del gioco, nonché dell'indicazione della possibilità di consultazione di note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sui siti istituzionali dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e, successivamente alla sua incorporazione ai sensi della legislazione vigente, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nonché dei singoli concessionari ovvero disponibili presso i punti di raccolta dei giochi. La pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato. Qualora la stessa percentuale non sia definibile è indicata la percentuale storica per giochi similari. In caso di violazione il soggetto proponente è obbligato a ripetere la stessa secondo modalità, mezzi utilizzati e quantità di annunci identici alla campagna pubblicitaria originaria indicando nella stessa i requisiti previsti dal presente articolo nonché il fatto che la pubblicità è ripetuta per violazione della normativa di riferimento“.
Se tutto questo dovesse diventare ufficiale si andrebbe a colpire in maniera netta i concessionari del gioco, e di conseguenza dei casino online, tutti titolari di licenze pagate fior di quattrini che si ritrovebbero con un'enorme perdità di valore da gestire, non potendo infatti più puntare su un punto saldo del commercio di qualsivoglia settore, ovvero la possibilità di potersi pubblicizzare.
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