Il soprannome di Louis Colavecchio e' “The Coin” in italiano il gettone e alla fine degli anni 90 la polizia entrò nella sua abitazione trovando migliaia di gettoni di slot machines falsi, utilizzati in centinaia di casinò in tutto il nord America.
Il soprannome di Louis Colavecchio e' “The Coin” in italiano il gettone e alla fine degli anni 90 la polizia entrò nella sua abitazione trovando migliaia di gettoni di slot machines falsi, utilizzati in centinaia di casinò in tutto il nord America.
Il soprannome di Louis Colavecchio e’ “The Coin” in italiano il gettone e alla fine degli anni 90 la polizia entrò nella sua abitazione trovando migliaia di gettoni di slot machines falsi, utilizzati in centinaia di casinò in tutto il nord America.
Ciò che contraddistingue maggiormente Louis Colavecchio da moltissimi altri contraffattori di gettoni degli anni 90 e che le monete da lui fabbricate erano perfettamente identiche alle originali ed era veramente difficile distinguere quelle false da quelle vere.
Quando furono ritrovate nella sua abitazione moltissime monete, uno degli ispettori di polizia portò un sacco di questi gettoni presso dei funzionari di un casinò che non riuscirono a notare nessuna differenza con quelle usate abitualmente all’interno della sala da gioco.
Con questo “trucco” Colavecchio per molti mesi riusci’ a portare via dalle casse dei casinò moltissimo denaro, infatti all’epoca si utilizzavano i gettoni nelle slot machines e Colavecchio andava alla cassa con i suoi gettoni falsi che però venivano consederati come frutto delle sue vincite e cambiati in soldi contanti.
Molti casinò però iniziarono a notare che a fine giornata avevano una grossa discrepanza fra i gettoni giocati e vinti e che un giocatore era riuscito piu’ volte a fare delle grosse vincite alle slot machines. A quel punto intervenne la polizia che inizio’ a pedinare Louis Colavecchio all’interno dei casinò e’ scopri il suo “trucco”. Si stima che il giocatore riusci’ a rubare oltre 500 mila dollari.
Colavecchio venne arrestato, ma dopo pochi mesi patteggiò la pena e gli venne concessa la possibilita’ di “redimersi” lavorando con la polizia nella prevenzione di nuovi possibili “sabotaggi” all’interno dei casinò americani.