La storia di Don Johnson è una di quelle più incredibili e recenti nel mondo del gambling. L’originario dell’Oregon, nel 2011 è riuscito a sbancare ben tre casinò di Atlantic City giocando al Blackjack. A distanza di anni, in un’intervista ha raccontato come è riuscito in questa sua incredibile esperienza.
Continuiamo i nostri racconti delle storie più affascinanti del mondo del Casinò. Il Blackjack è spesso, senza ombra di dubbio, uno dei protagonisti di queste vicende. Dopo avervi raccontato, la mitica storia del Team MIT, oggi passiamo ad una più recente e che vede un solo protagonista: Don Johnson, presidente di una società di software utilizzati per le scommesse dei cavalli e giocatore high stakes di blackjack.
In principio, dalle case di gioco del New Jersey, era riconosciuto soprattutto come un “buon perdente“. Di quei giocatori che tutti i casinò vogliono e che cullano, offrendo dei “vantaggi” come: da una percentuale sulle perdite effettive, di solito il 10%, passando all’uso di jet privato e notti nelle suite più prestigiose. Ed incredibilmente, sono proprio questi punti quelli che ha sfruttato Johnson per vincere ai tavoli di Blackjack.
Proprio nel 2011, i casinò di Atlantic City avevano difficoltà a reperire giocatori di questo tipo. I responsabili marketing, di norma, offrono la possibilità di trattare le condizioni con i giocatori stessi. Don Johnson sfruttando la sua fama di giocatore scarso, nella sua trattativa ha discusso i termini delle sue giocate. Prima di farlo, ha dichiarato di aver parlato con esperti matematici del gioco, in modo tale da sapere su quali condizioni spingere maggiormente.
Tutto questo ha portato il buon Dan a sedersi ai tavoli con le probabilità al 50% contro il banco, sostanzialmente togliendo al casinò il vantaggio nel lungo periodo che ha contro questo tipo di giocatori. Si suppone, che la negligenza di chi ha contrattato per conto delle aziende del gioco sia stata ripagata con un licenziamento.
Nella sua intervista, a distanza di tre anni dall’accaduto, Don Johnson ha così svelato i vantaggi che lo hanno portato al successo: “Per prima cosa mi sono fatto dare $50.000 di fiches gratis e il 20% di sconto sulle perdite. Ho ottenuto la possibilità di puntare fino a $25.000 su tre mani, di raddoppiare qualsiasi mano di partenza, splittare fino a quattro volte e che il croupier si fermasse sul soft 17. Per ultimo, ho fatto accettare alcuni segni non convenzionali durante le fasi di gioco, come il chiamare carta o dichiararsi servito, e nel caso di errore del dealer avrei vinto automaticamente la mano.“
La base del gioco quindi prevedeva un gioco al 50-50% e per ogni dollaro puntato in realtà ne stava giocando solo 80 cents, non proprio malvagie come condizioni! Usare il 20% dei soldi del Casinò è un vantaggio troppo notevole, che ha fatto si che Johnson impostasse un gioco aggressivo e che si è rilevato presto vincente. Poi ci sono le storie mitiche, come la serata principale al tropicana dove stava giocando $100.000 a scommessa ed ha splittato per ben due volte due 8, quindi piazzando $400.000. Il banco ha sballato ed ha ottenuto $800.000 in una sola giocata!
Chiaramente non mancano i detrattori di tutta questa storia. Le argomentazioni di chi crede poco in questa favola, sono diverse. Vari esperti hanno dichiarato come sia impossibile che dei Casinò accettino di offrire queste condizioni di gioco. Oltre al fatto che, ad ogni modo, nel caso venga scoperto un giocatore con una strategia vincente intervengono subito in tutti modi per non fargliela adottare. Aggiungiamoci che attualmente Don Johnson lavora come “consulente” dei Casinò che ha sconfitto (come Richard Marcus) ed il tutto sembrerebbe una strategia di marketing fatta ad hoc per invogliare i grandi giocatori a passare da Atlantic City.
Che sia vera la sua versione o quella di chi la contesta, rimangono le vincite ed il nome di Don Johnson nella storia del Blackjack!