Secondo Eurovegas No, non sarebbero 260.000 i posti di lavoro che si creerebbero con Eurovegas, ma molti di meno. Inoltre, il progetto di Adelson avrebbe effetti più deleteri che benefici, proprio sulle condizioni lavorative.
Secondo Eurovegas No, non sarebbero 260.000 i posti di lavoro che si creerebbero con Eurovegas, ma molti di meno. Inoltre, il progetto di Adelson avrebbe effetti più deleteri che benefici, proprio sulle condizioni lavorative.
Secondo Eurovegas No, non sarebbero 260.000 i posti di lavoro che si creerebbero con Eurovegas, ma molti di meno. Inoltre, il progetto di Adelson avrebbe effetti più deleteri che benefici, proprio sulle condizioni lavorative.
Altro che 260.000 posti di lavoro. Forse 50.000, a dire tanto. Questa la tesi del movimento Eurovegas No, creatosi praticamente in concomitanza con le voci che, diversi mesi fa, volevano la Las Vegas Sands di Sheldon Adelson interessata a costruire un polo del gambling e dell'intrattenimento nell'area limitrofa a Madrid.
Un banchetto allestito da Eurovegas No
Il fronte del no a Eurovegas ha stilato un rapporto dettagliato, nel quale analizza le condizioni di lavoro che si andrebbero a creare se il progetto di Adelson andasse effettivamente in porto. Oltre a mettere in discussione il dato sulle assunzioni (definito privo di fondamento e di riscontro), a finire nel mirino ci sarebbero altri aspetti.
In primis, Eurovegas rischia di cannibalizzare il mercato a scapito delle altre imprese già esistenti sul territorio. Poi, sostiene Eurovegas No, si andrebbero a creare posti di lavoro prettamente nel settore edilizio, che porterebbero a un effetto boomerang: a un primo calo della disoccupazione, finiti poi i lavori, si creerà un nuovo aumento.
Infine, il rapporto di Eurovegas No si è soffermato anche sulla volontà di Sheldon Adelson di godere di condizioni particolari in merito ai contratti di lavoro. Tale richiesta sembrerebbe essere già stata rispedita al mittente dalle autorità (anche se non vi è nulla di ufficiale), ma secondo il movimento farebbe capire le reali intenzioni del magnate americano. La battaglia è solo all'inizio.
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