L'associazione che rappresenta i quattro casino italiani si è riunita ieri presso il Casino Municipale di Sanremo. Il quadro emerso è ancora una volta preoccupante: -20% rispetto agli introiti del 2011 e condizioni sfavorevoli.
L'associazione che rappresenta i quattro casino italiani si è riunita ieri presso il Casino Municipale di Sanremo. Il quadro emerso è ancora una volta preoccupante: -20% rispetto agli introiti del 2011 e condizioni sfavorevoli.
L'associazione che rappresenta i quattro casino italiani si è riunita ieri presso il Casino Municipale di Sanremo. Il quadro emerso è ancora una volta preoccupante: -20% rispetto agli introiti del 2011 e condizioni sfavorevoli.
I rappresentanti del Casino Municipale di Campione d'Italia, del Casino de la Vallée di Saint Vincent, del Casino Municipale di Sanremo e del Casino di Venezia si sono riuniti ieri, proprio nella casa da gioco ligure, per fare il punto della situazione. Federgioco, questo il nome dell'associazione che li riunisce, ha tracciato un bilancio decisamente negativo.
Il Casino di Sanremo ha ospitato l'incontro
Prima di tutto, un crollo del 20% rispetto ai già magri incassi del 2011. Siamo già a una cinquantina di milioni di euro in meno, che secondo Federgioco potrebbero arrivare a 70 o addirittura 80 entro la fine dell'anno. Un'emorragia che rischia di protrarsi anche l'anno prossimo, se le condizioni rimarranno inalterate.
Ancora una volta, il problema principale evidenziato è quello dell'uso dei contanti. Luca Frigerio, presidente di Federgioco, ha confrontato la situazione italiana (tetto di 1.000 euro) con quella dei Paesi limitrofi (Slovenia 15.000 euro, Francia 10.000, Austria senza limiti), sottolineando come il problema non riguardi solo le giocate, ma anche i pagamenti delle vincite.
Maria Paola Piccaluga, sindaco di Campione d'Italia, ha invece fatto notare come il casino perda circa il 30% solo per colpa del cambio euro-franco svizzero, e come la concorrenza delle sale da gioco limitrofe (in territorio Svizzero, e quindi non soggette ai limiti italiane) stia diventando sempre più insostenibile. Il quadro è dunque decisamente preoccupante, e all'orizzonte non sembra esserci alcun segno di schiarita.
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