Se in quel di Madrid hanno fatto da cassa di risonanza al progetto Eurovegas di Sheldon Adelson, a Barcellona invece sembrano aver optato per una strategia differente, improntata sull'attesa e soprattutto su una certa neutralità.
Eurovegas, Barcellona coi piedi di piombo
Se in quel di Madrid hanno fatto da cassa di risonanza al progetto Eurovegas di Sheldon Adelson, a Barcellona invece sembrano aver optato per una strategia differente, improntata sull'attesa e soprattutto su una certa neutralità.
Potrebbe non essere la metà di settembre il momento in cui, finalmente, sapremo se sarà Madrid oppure Barcellona la zona in cui verrà costruita Eurovegas, il mega-progetto della Las Vegas Sands di Sheldon Adelson, che prevede non solo un casino, ma anche altre strutture ed esercizi commerciali in pieno stile Sin City.
Il fronte del no è sempre forte
Lluis Recoder, Ministro del Territorio e della Sostenibilità della Catalogna, ha dichiarato infatti che non esiste alcuna data di scadenza, trattandosi di un'azienda che deve prendere una decisione. Dalle dichiarazioni dei giorni scorsi di Esperanza Aguirre, presidente della comunità di Madrid, sembrava infatti che per la capitale spagnola fosse praticamente fatta.
Nel frattempo, sempre a Barcellona, il partito ICV-EUiA ha chiesto a Sheldon Adelson di presentarsi in Parlamento per spiegare i recenti problemi della Las Vegas Sands (sia in America che a Macao). Ma Recoder si è opposto, affermando come solo i parlamentari devono rendere conto al Parlamento delle proprie azioni.
Lo stesso Ministro ha anche rivelato di non essere particolarmente entusiasta che la zona di Barcellona ospiti Eurovegas, la quale dovrebbe essere costruita nella baia di Llobregat. Infine, Lluis Recoder ha dichiarato che quando finalmente si saprà dove il progetto verrà costruito, le negoziazioni verranno portate avanti pubblicamente.
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