Casino Las Vegas: non c’è pace per Adelson

Dopo la querelle con la comunità ebraica, e le difficoltà per far partire Eurovegas in terra spagnola, Sheldon Adelson deve fare i conti con un nuovo problema: Yang Saixin, suo referente per la Cina, è indagato per corruzione.

Piove sul bagnato, in casa Adelson. Il magnate dei casino di Las Vegas (e non solo), proprietario della Las Vegas Sands, ha già il suo bel daffare per cercare di portare avanti il progetto di Eurovegas in Spagna, oltre ad aver recentemente fatto causa nientemeno che alla comunità ebraica. E adesso anche un caso di corruzione.

Adelson ancora nel mirino

Niente che riguardi direttamente Sheldon Adelson, almeno per ora. Tutto è nato da un'indagine federale, che l'FBI, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Securities and Exchange Commission hanno fatto partire nei confronti di Yang Saixin, il referente della Las Vegas Sands per il mercato cinese e di Macao.

Sembra infatti che la società di Adelson abbia pagato più di 70 milioni di dollari ad alcune aziende riconducibili a Yang, e che parte di questi soldi sia svanita nel nulla una volta che tali aziende sono state chiuse (in maniera sospetta). Gli inquirenti ritengono che quel denaro sia servito proprio per corrompere alcuni funzionari cinesi.

Dal canto suo, Yang ha già cominciato a difendersi, dichiarando naturalmente la sua innocenza, e anzi sottolineando come l'attacco alla sua persona sia in realtà un attacco ad Adelson stesso, e alle sue idee politiche. Il magnate della Las Vegas Sands è un convinto repubblicano, tanto da aver contribuito al partito con svariate decine di milioni di dollari. Ne sapremo di più nelle prossime settimane

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Yazek