In un articolo apparso ieri nella versione online, uno dei più importanti quotidiani nazionali ha trattato il tema della crisi dei quattro casino italiani. Questi gli stralci più importanti del pezzo firmato dal giornalista Fabio Savelli.
In un articolo apparso ieri nella versione online, uno dei più importanti quotidiani nazionali ha trattato il tema della crisi dei quattro casino italiani. Questi gli stralci più importanti del pezzo firmato dal giornalista Fabio Savelli.
In un articolo apparso ieri nella versione online, uno dei più importanti quotidiani nazionali ha trattato il tema della crisi dei quattro casino italiani. Questi gli stralci più importanti del pezzo firmato dal giornalista Fabio Savelli.
Per una volta, e non capita spesso, i media affrontano il tema del gioco d'azzardo con oggettività ed equilibrio, fornendo dati e lasciando la parola agli esperti. Vale dunque la pena riprendere il pezzo scritto da Fabio Savelli, giornalista del Corriere della Sera, e pubblicato ieri nella versione online del quotidiano nazionale.
Luca Frigerio, presidente di Federgioco
Partendo dalle parole di Luca Frigerio, presidente di Federgioco nonché amministratore del Casino di Saint Vincent, Savelli analizza la situazione attuale di crisi dei quattro casino italiani. Il problema principale sembra vertere attorno a un argomento che abbiamo dibattuto molto spesso negli scorsi mesi: il tetto a 1.000 euro sull'uso dei contanti.
Secondo Frigerio, scrive Savelli, la norma voluta per contrastare il riciclaggio di denaro “è una misura anti-concorrenziale nei confronti delle case da gioco estere” e “colpisce soprattutto la parte irrazionale e istintiva del giocatore. […] Siamo costretti a pagare in assegni e non in moneta contante un'eventuale vincita e così demotiviamo chi tenta la fortuna”.
Poi c'è la concorrenza dei casino online e degli altri giochi pubblici, verso i quali gli italiani (alle prese anche loro con una crisi e una riduzione dei consumi) si dirigono sempre più. Il tutto ha dato vita a una reazione a catena che ora rischia anche di creare problemi di occupazione: meno introiti per i casino (che nel primo trimestre hanno perso oltre 20 milioni di incassi), significa tagli alle spese e al personale. Il pezzo si conclude con l'auspicio di Frigerio che si possano trovare presto delle misure collettive e condivise, per salvare un settore che “rischia l'estinzione”.
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