I dirigenti del casino veneziano pensano all'assunzione di un esperto straniero per contenere i costi e al contempo stilare un piano di rilancio nel settore dei giochi. La notizia arriva direttamente dal Corriere del Veneto di oggi.
Casino di Venezia, arriva un tecnico?
I dirigenti del casino veneziano pensano all'assunzione di un esperto straniero per contenere i costi e al contempo stilare un piano di rilancio nel settore dei giochi. La notizia arriva direttamente dal Corriere del Veneto di oggi.
I tecnici vanno di moda, da un po' di tempo a questa parte. Dopo il governo tecnico, che a sua volta si è recentemente affidato ai tecnici per la 'spending review', anche il Casino di Venezia potrebbe affidarsi a un consulente esperto straniero. L'idea è dell'amministratore delegato, Vittorio Ravà, che ha presentato la proposta durante il Consiglio d'Amministrazione di ieri.
Venezia vuole rilanciare le slot
A rivelare la notizia è il Corriere del Veneto di oggi, che parla di uno slot manager che possa far tornare in auge le slot machine, ultimamente un po' messe da parte dal Casino di Venezia a favore di altri giochi, ma che negli anni scorsi avevano contributo in maniera fondamentale agli incassi della sala da gioco.
E sempre in tema di riorganizzazione, nel CdA di ieri si è parlato anche di un piano per ridurre le spese e aumentare i ricavi, ora che finalmente il Casino di Venezia è venuto a capo della querelle che ha portato alla creazione di due società distinte, primo passo verso una futura e prossima privatizzazione definitiva.
Si è discusso anche di alcuni aspetti non legati al gioco, che però hanno senza dubbio contribuito alle difficoltà del casino veneto. Da un sondaggio demoscopico è emersa l'insoddisfazione dei clienti nel loro rapporto con il personale, che è stato definito “poco gentile, poco disponibile e poco attento alle richieste dei giocatori”. Piove sempre sul bagnato, insomma.
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