Tre deputati della Lega Nord vorrebbero delegare alle regioni la possibilità di aprire nuovi casino sul territorio italiano. L'idea è quella di replicare quanto già fatto in altri paesi europei in zone con problemi legati al turismo.
Casino in Italia, proposta della Lega
Tre deputati della Lega Nord vorrebbero delegare alle regioni la possibilità di aprire nuovi casino sul territorio italiano. L'idea è quella di replicare quanto già fatto in altri paesi europei in zone con problemi legati al turismo.
Negli ultimi anni, in Parlamento abbiamo assistito a diverse proposte per l'apertura di nuovi casino terrestri in Italia. Tutte rigettate, naturalmente. I sostenitori di una politica più liberale in questo senso, hanno pensato bene di cambiare strategia. L'ultimo tentativo proviene da tre deputati della Lega Nord: Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli.
Il presidente del Consiglio, Mario Monti
Durante un'interrogazione parlamentare, i tre si sono rivolti al presidente del Consiglio Mario Monti e al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. I deputati leghisti vorrebbero che anche in Italia si seguisse lo stesso percorso che ha portato altri paesi dell'Unione Europea ad aprire nuovi casino terrestri in centri turistici non di grido.
La creazione di un casino, dicono Stucchi, Consiglio e Vanalli, permetterebbe a centri quali ad esempio San Pellegrino Terme, di uscire da una crisi che non solo ha colpito il settore turistico, ma anche quello industriale ed artigianale. Le singole regioni, quindi, dovrebbero possedere la facoltà di poter aprire nuove sale da gioco in centri strategici.
Secondo i leghisti, infine, questa nuova disposizione normativa permetterebbe all'Italia di superare un regime di mercato restrittivo, che da sempre ha lasciato ai vari Venezia, Sanremo, Campione e Saint Vincent la prerogativa unica di possedere un casino terrestre, e di redistribuire le sale da gioco su tutto il territorio.
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