Ci è voluto un po' più del previsto, ma alla fine è arrivata l'ufficalità: il Casino di Venezia ha cominciato il suo processo di privatizzazione, tramite la creazione di due società separate. 24 i voti a favore, 16 contrari e un astenuto.
Ci è voluto un po' più del previsto, ma alla fine è arrivata l'ufficalità: il Casino di Venezia ha cominciato il suo processo di privatizzazione, tramite la creazione di due società separate. 24 i voti a favore, 16 contrari e un astenuto.
Ci è voluto un po' più del previsto, ma alla fine è arrivata l'ufficalità: il Casino di Venezia ha cominciato il suo processo di privatizzazione, tramite la creazione di due società separate. 24 i voti a favore, 16 contrari e un astenuto.
Per ora la parola d'ordine è riorganizzazione, e non privatizzazione. Ma di questo stiamo parlando: con la creazione della CVN Gioco, di fatto, il Casino di Venezia saluta l'amministrazione pubblica e si appresta ad accogliere l'ingresso dei privati. Venezia Marketing Eventi, Palazzo Grassi spa, Marco Polo srl sono le prime società indiziate.
Casino di Venezia, il futuro è deciso
Il voto finale è arrivato nella convulsa giornata di ieri, dove non sono mancate ancora una volta le proteste. Alla fine lo scrutinio ha decretato 24 voti favorevoli, 16 contrari e un solo astenuto, con addirittura gli esponenti del Pdl che hanno deciso di lasciare l'aula al termine della votazione. Non è finita, perché oggi si comincerà a discutere dei prossimi passi.
Tecnicamente, le società che gestiscono il Casino di Venezia diventano due: la CVM Gioco, come detto, che sarà la concessionaria dei servizi e che potrà accogliere anche soci privati, e la CVM Spa, che manterrà la titolarità degli immobili del Casino di Venezia. Per sapere se si tratta di una mossa azzeccata, però, dovremo aspettare ancora diversi mesi.
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