Ancora una volta, il governo ha bocciato la richiesta di emendamento che voleva fare in modo che i quattro casino italiani potessero ricevere una deroga sul tetto a 1.000 euro, fissato per l'utilizzo del denaro contante nel territorio italiano.
Uso contanti nei casino, arriva un altro no
Ancora una volta, il governo ha bocciato la richiesta di emendamento che voleva fare in modo che i quattro casino italiani potessero ricevere una deroga sul tetto a 1.000 euro, fissato per l'utilizzo del denaro contante nel territorio italiano.
Parafrasando il Don Abbondio de I promessi sposi di Alessandro Manzoni, “questo emendamento non s'ha da fare, né domani né mai”. Ormai abbiamo perso il conto dei tentativi, sollevati da più parti, di concedere una deroga ai quattro casino italiani sull'uso del denaro contante, ma il governo ha sempre risposto picche. E lo ha fatto anche stavolta.
Il governo Monti ha detto ancora di no
La notizia era nell'aria già da venerdì, quando in fase di discussione sia il sottosegretario all'Economia che il relatore alla Camera avevano espresso parere contrario. L'ufficialità è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, durante la discussione dei vari emendamenti proposti al recentissimo decreto fiscale.
Dunque dopo il trio Fosson, Boscetto e Butti in Senato, anche Pier Paolo Baretta alla Camera è costretto ad alzare la proverbiale bandiera bianca. Niente emendamento dell'articolo 3: anche i casino italiani dovranno sottostare al tetto di 1.000 euro fissato per l'utilizzo dei contanti, con buona pace del settore del gioco.
Alla luce dell'ennesimo diniego del governo, difficilmente qualsiasi altra iniziativa a livello parlamentare, in merito all'oggetto in questione, potrà subire una sorte differente dalle precedenti. Che i casino italiani, almeno per il momento, si rassegnino ad accettare il contenuto del decreto fiscale.
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