Non si danno per vinti Antonio Fosson, Gabriele Boscetto e Alessio Butti. Dopo il no del Senato, il trio torna alla carica anche alla Camera, presentando ancora una volta la richiesta di escludere le sale da gioco al tetto di 1.000 euro.
Non si danno per vinti Antonio Fosson, Gabriele Boscetto e Alessio Butti. Dopo il no del Senato, il trio torna alla carica anche alla Camera, presentando ancora una volta la richiesta di escludere le sale da gioco al tetto di 1.000 euro.
Non si danno per vinti Antonio Fosson, Gabriele Boscetto e Alessio Butti. Dopo il no del Senato, il trio torna alla carica anche alla Camera, presentando ancora una volta la richiesta di escludere le sale da gioco al tetto di 1.000 euro.
Di Antonio Fosson, Gabriele Boscetto e Alessio Butti tutto si può dire, fuorché non abbiano pazienza, costanza e testa dura. Ormai abbiamo perso il conto dei loro tentativi di far passare in Senato un emendamento che permetta ai quattro casino italiani di “sfondare” il muro dei 1.000 euro, eretto dal governo sull'utilizzo del denaro contante.
Antonio Fosson
Tutte le volte, il Senato ha risposto picche. Allora stavolta l'emendamento è stato presentato alla Camera, sempre in deroga al decreto Salva Italia. Che a presentarlo non siano Fosson, Boscetto e Butti, ma il deputato del Partito Democratico Pier Paolo Baretta, è soltanto una formalità, dovuta dal fatto che i primi tre sono senatori.
Non è illogico pensare, infatti, che dietro la mozione di Baretta ci siano proprio loro. Formalmente, l'emendamento prevede l'aggiunta di un ottavo comma (il 4-octies) che recita così: “Le limitazioni all'uso del contante di cui all'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, non si applicano alle Case da gioco autorizzate esercitate direttamente o indirettamente da enti pubblici, ai sensi della legislazione vigente, già soggette a controllo pubblico e agli adempimenti previsti dagli articoli 24 e 41 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, per le sole operazioni di acquisto e vendita di mezzi di gioco”.
Entro oggi il governo dovrà esprimere il proprio parere sugli emendamenti proposti, incluso ovviamente quello sul tetto all'uso del denaro contante, ma l'esame vero e proprio comincerà soltanto nella giornata di lunedì. La sensazione è che sebbene l'emendamento di Baretta sia stato giudicato ammissibile, difficilmente verrà approvato, vista la sorte toccata ai suoi precedenti.
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