Nonostante le difficoltà, il Casino di Sanremo prova ad uscire dalla crisi, cominciando a tagliare le spese superflue. Sotto questo punto di vista è prevista una revisione dell'assegnazione degli omaggi ad alcuni tipi di giocatori.
Nonostante le difficoltà, il Casino di Sanremo prova ad uscire dalla crisi, cominciando a tagliare le spese superflue. Sotto questo punto di vista è prevista una revisione dell'assegnazione degli omaggi ad alcuni tipi di giocatori.
Nonostante le difficoltà, il Casino di Sanremo prova ad uscire dalla crisi, cominciando a tagliare le spese superflue. Sotto questo punto di vista è prevista una revisione dell'assegnazione degli omaggi ad alcuni tipi di giocatori.
Per lasciarsi alle spalle una crisi sempre più pressante, le soluzioni sono storicamente solo due: tagli alle spese e investimenti per il futuro. In attesa di trovare i soldi per il rilancio, il Casino di Sanremo comincia a far andare le forbici: basta ad omaggi indiscriminati ed esagerati, con un taglio alle carte d'onore.
Sanremo: stop alle spese inutili
Le carte d'onore, attualmente 2.300, sono tessere speciali che il casino attribuisce ad alcune tipologie di giocatori. Di solito vengono regalate ai frequentatori più assidui e a coloro che spendono di più, ma come spesso succede in Italia finisce che parecchie di queste carte d'onore arrivano nelle tasche di chi tecnicamente non se le meriterebbe.
Con una delibera del Consiglio d'Amministrazione, il Casino di Sanremo ha detto basta: 2.300 carte sono troppe. Inoltre non saranno più distribuite su cinque fasce di giocatori (a seconda dei requisiti), ma soltanto su tre. E per decidere a chi assegnarle verrà adoperato uno speciale software che adotterà criteri oggettivi.
Sicuramente questa mossa non è sufficiente a rimpinguare a dovere le casse del Casino di Sanremo, ma è pur sempre un punto di partenza importante, per dare un segnale di rinnovata sobrietà in un periodo nel quale ogni euro risparmiato è un euro guadagnato.
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