Niente da fare. Per l'ennesima volta è stata respinta l'ennesima proposta per permettere ai casino italiani di non rispettare il limite a 1.000 sull'uso del denaro contante. Il no, per inammissibilità, viene dalla Commissione Finanze.
Uso contanti, altra mazzata per i casino italiani
Niente da fare. Per l'ennesima volta è stata respinta l'ennesima proposta per permettere ai casino italiani di non rispettare il limite a 1.000 sull'uso del denaro contante. Il no, per inammissibilità, viene dalla Commissione Finanze.
Era probabilmente una delle ultime chance, una delle ultime speranze a cui si aggrappavano i quattro casino italiani. Ma non c'è stato niente da fare: anche le sale da gioco pubbliche dovranno sottostare al tetto di 1.000 euro sull'utilizzo dei contanti. Bocciato dunque l'emendamento del deputato del Partito Democratico Pier Paolo Baretta.
Altra brutta notizia per i casino italiani
Tale emendamento, compreso nei quasi mille sui quali ha lavorato il Senato (e sui quali ora sta lavorando la Camera) avrebbe consentito “l'esclusione dalle limitazioni all'uso del contante per le case da gioco esercitate da enti pubblici”. Gianfranco Conte, presidente della Commissione Finanze, lo ha però dichiarato inammissibile.
La motivazione è che questo emendamento, come altri, non “prevedono misure strettametne connesse a quelle contenute nel decreto legge”. A questo punto sembra sempre più certo che i quattro casino italiani dovranno alzare bandiera bianca. A nulla sono valsi gli appelli alle autorità e i tentativi di modificare la legge.
La Commissione Finanze ha bocciato anche un altro emendamento relativo ai giochi. Lo aveva proposto Alberto Torazzi, della Lega Nord, e riguardava l'aumento dell'aliquota del prelievo unico sugil apparecchi quali le VLT. Anche in questo caso, la motivazione dell'inammissibilità è la stessa data per il respingimento sull'emendamento relativo all'uso dei contanti nei casino.
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