Len Barrie, ex stella della National Hockey League (NHL) e presidente dei Victoria Grizzlies, è stato denunciato dal Casino Bellagio di Las Vegas per non aver ripagato un debito che, ormai, ha sfondato il tetto dei due milioni di dollari.
Len Barrie, ex stella della National Hockey League (NHL) e presidente dei Victoria Grizzlies, è stato denunciato dal Casino Bellagio di Las Vegas per non aver ripagato un debito che, ormai, ha sfondato il tetto dei due milioni di dollari.
Len Barrie, ex stella della National Hockey League (NHL) e presidente dei Victoria Grizzlies, è stato denunciato dal Casino Bellagio di Las Vegas per non aver ripagato un debito che, ormai, ha sfondato il tetto dei due milioni di dollari.
Da stella della NHL, il campionato di hockey più importante al mondo, a debitore denunciato. È la storia di Len Barrie, quarantaduenne ex giocatore di Philadelphia Flyers, Pittsburgh Penguins, Los Angeles Kings e Florida Panthers, ora proprietario di una squadra che milita nella British Columbia Hockey League, i Victoria Grizzlies.
Len Barrie con la giacca di rappresentanza dei Grizzlies
Sembra che nel maggio del 2008, Barrie abbia ottenuto un prestito di 1,5 milioni di dollari da parte del Casino Bellagio di Las Vegas, a un interesse annuo del 18%. Ma dopo aver ripagato circa 420.000 dollari, Len è stato dichiarato insolvente, a causa di alcuni problemi economici legati al suo progetto residenziale andato male.
Questo ha costretto il Casino Bellagio a denunciare l'ex giocatore di hockey. Lo scroso settembre, la Corte ha stabilito che al casino di Las Vegas spettano non solo i restanti 1,08 milioni di dollari, ma anche 640.000 dollari di interessi e altri 420.000 dollari di spese legali. In totale, Barrie dovrà sborsare 2,2 milioni di dollari.
Commentando la sentenza, Barrie ha dichiarato: “Non è ancora finita. Non siamo d'accordo con la cifra, abbiamo già pagato 400.000 dollari e pensiamo di doverne meno di 2,2. Quando metteremo a posto le cifre, pagheremo e andremo avanti”. Peccato che per il buon Len questa non sia l'unica causa contro di lui: ne ha diverse altre, legate a un altro suo progetto, per il quale avrebbe sottratto circa 20 milioni di euro alla compagnia Bear Mountain.
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