Vlt, il Tar blocca la tassa sulla fortuna

Niente tassa sulla fortuna per le videolottery, almeno fino al 25 gennaio: questa la decisione del Tar del Lazio. Accolto il ricorso dei concessionari, i quali hanno fatto leva su un'anomalia: sarebbero state tassate pure le perdite dei giocatori.

Arriva lo stop alla tassa sulla fortuna, almeno per le videolottery, e almeno fino a mercoledì 25 gennaio. A stabilirlo è stato il Tar del Lazio, che ha sospeso il provvedimento in attesa della discussione dei ricorsi che si terrà settimana prossima davanti alla composizione collegiale del Tar stesso. E i concessionari esultano.

Il Tar del Lazio

Già, perché il ricorso era stato presentato da tutti e dieci le società concessionarie. Il presidente del Tar, Luigi Tosti, non ha potuto evitare di dare ragione alle loro tesi, basate sul fatto che la tassa sulla fortuna, per come sono impostate le videolottery, avrebbe danneggiato in maniera enorme i giocatori, dal momento che avrebbe tassato pure le perdite.

Il meccanismo attuale, infatti, non prevede che, al momento della riscossione, la videolottery faccia differenza tra il denaro inserito dal giocatore e quello effettivamente vinto. Per cui un giocatore che avesse per ipotesi giocato 600 euro, e che avesse deciso di ritirarsi dopo aver perso dieci euro, avrebbe dovuto pagare la tassa del 6% sui 90 euro eccedenti la soglia dei 500.

Questa anomalia, piuttosto evidente, ha indotto il Tar del Lazio ad accogliere il ricorso dei concessionari delle vlt, congelando la tassa sulla fortuna. Una tassa che, secondo le stime del governo, dovrebbe portare circa 150 milioni di euro nelle casse dello Stato, di cui quasi la metà proprio grazie alle vlt. Per ora, però, le cose stanno andando diversamente.

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