Primi giorni del nuovo anno e primi dati che arrivano dalle case da gioco italiane. I primi casinò di cui ci occupiamo sono quello di Saint Vincent e quello di Sanremo. Per entrambi un 2011 in perdita rispetto allo scorso anno.
Primi giorni del nuovo anno e primi dati che arrivano dalle case da gioco italiane. I primi casinò di cui ci occupiamo sono quello di Saint Vincent e quello di Sanremo. Per entrambi un 2011 in perdita rispetto allo scorso anno.
Primi giorni del nuovo anno e primi dati che arrivano dalle case da gioco italiane. I primi casinò di cui ci occupiamo sono quello di Saint Vincent e quello di Sanremo. Per entrambi un 2011 in perdita rispetto allo scorso anno.
Il casinò di S.Vincet (come qualcuno ha avuto modo di leggere anche nelle pagine del nostro sito) non ha tradito le attese e ha chiuso il 2011 con una modesta diminuzione sul fatturato, ma, in compenso, ha fatto registrare un aumento nelle presenze. Nel 2011 l'afflusso di persone al Casino de la Vallée ha registrato un aumento del 3,39% rispetto al 2010. Aumentano gli ingressi, ma non necessariamente anche il fatturato, infatti la sala da gioco ha perso, sempre rispetto al 2010, il 2,83%. Il fatturato della sala si attesta a 95.600.000 di euro. I giochi più in crisi sono quelli da tavolo, che nel complesso perdono 5,7 milioni di euro (-10%), ma a controbilanciare il piatto della bilancia ci sono i giochi elettronici con un aumento di 3 milioni di euro (+7%).
La situazione del casinò di Sanremo, invece, è molto più grave, perché le perdite rispetto al 2010 sono molto più pesanti, con un 12,4% in meno. Il fatturato totale della sala da gioco si attesta sui 65.500.000 euro e ancora una volta a farla da padrone sono le slot machine che incassano ben 45.823.592 euro, i giochi da tavolo fruttano “appena” 18.517.441 euro, ed infine aggiungono alla lista dei proventi anche quelli provenienti dal gioco online. Ci si aspettavano tempi duri e così è stato.
Ora non ci resta che esaminare i fatturati delle altre due sale da gioco italiane, Venezia e Campione d'Italia, ma anche in questo caso i fatturati, rispetto al 2010, non saranno certo positivi.