Se in Italia la situazione dei casinò terrestri non sembra essere idilliaca, in Francia le cose hanno preso una piega differente. I tre sindacati francesi fanno sapere che i ricavi nel 2011 sono aumentati di quasi l'1% rispetto all'anno precedente.
Se in Italia la situazione dei casinò terrestri non sembra essere idilliaca, in Francia le cose hanno preso una piega differente. I tre sindacati francesi fanno sapere che i ricavi nel 2011 sono aumentati di quasi l'1% rispetto all'anno precedente.
Se in Italia la situazione dei casinò terrestri non sembra essere idilliaca, in Francia le cose hanno preso una piega differente. I tre sindacati francesi fanno sapere che i ricavi nel 2011 sono aumentati di quasi l'1% rispetto all'anno precedente.
Dopo 3 anni di continui cali del fatturato i casinò francesi chiudo il 2011 in crescita. Dal primo novembre 2010 al 31 ottobre 2011 la crescita si attesta sullo 0,95%, che equivale a 2,32 miliardi di euro. Una crescita minima, se vogliamo, ma in questo tempo di crisi c'è chi farebbe salti mortali per raggiungere tali risultati.
I dati forniti dai tre sindaci francesi, Casinos de France, Syndicat des casinos modernes de France e Association des casinos indépendants français. I ricavi maggiori (intesa come differenza netta tra raccolta e vincite dei giocatori) arrivano dalle 23.000 slot machine e VLT installate nei casinò, che cresocno dello 0,95% per un guadagno di 2,11 miliardi di euro, mentre i guadagni dei classici giochi da tavolo come la roulette e il blackjack crescono del 1,44% a 2,12 milioni di euro.
Il casinò d'Enghien-les-Bains del gruppo Barriere, ubicato a nord di Parigi, guida la classifica con un giro d'affari di 157 milioni di euro. In fondo alla classifica si ferma il piccolo casinò dei Pirenei, Vernet-les-Bains, con 300 mila euro.
Anche se i casinò francesi escono da tre anni di forte recessione, i sindacati rimango molto cauti e affermano che l'aumento registrato nel 2011 è dovuto alla forte crescita di alcune istituzioni aperte in prossimità delle frontiere.