Si torna a parlare di un ulteriore abbasssamento dell'utilizzo del denaro contante, e la preoccupazione dei casino italiani si fa seria. Da Venezia a Saint Vincent, con l'appoggio della Federgioco, l'obiettivo è un tavolo di confronto.
Si torna a parlare di un ulteriore abbasssamento dell'utilizzo del denaro contante, e la preoccupazione dei casino italiani si fa seria. Da Venezia a Saint Vincent, con l'appoggio della Federgioco, l'obiettivo è un tavolo di confronto.
Si torna a parlare di un ulteriore abbasssamento dell'utilizzo del denaro contante, e la preoccupazione dei casino italiani si fa seria. Da Venezia a Saint Vincent, con l'appoggio della Federgioco, l'obiettivo è un tavolo di confronto.
Da settimane si discute sulla possibilità di limitare ulteriormente l'uso del denaro contante, attualmente fissato a 2.500 euro, per combattere l'evasione fiscale. Il provvedimento, che sembrava accantonato, sta tornando di moda grazie al nuovo governo Monti. E i casino italiani tornano a temere l'ennesima flessione degli introiti.
L'uso dei contanti attualmente è permesso fino a 2.500 euro
Il primo a parlare è stato Orsoni, sindaco di Venezia, che nei giorni scorsi aveva chiesto addirittura il ripristino del limite dei 5.000 euro per i casino italiani. Ma adesso entra in campo anche la Federgioco, che ha intenzione di fare fronte comune con i casino, quantomeno per intavolare un confronto che possa soddisfare le parti.
Anche Luca Frigerio, amministratore del Casino di Saint Vincent, si è rivolto al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, al ministro agli Affari Europei Moavero Milanesi e al ministro per le Attività Produttive Corrado Passera. Frigerio ha spiegato che l'abbassamento dell'uso dei contanti penalizzerebbe ulteriormente i casino italiani, che già sono in crisi da alcuni anni.
Il Casino di Saint Vincent
Frigerio ha snocciolato una serie di dati relativi al Casino di Saint Vincent: ad agosto 2011 il casino ha incassato il 17% in meno (oltre 3,5 milioni) rispetto allo stesso mese del 2010. Non solo, dal 2006 a oggi il casino ha perso 20 milioni di euro, più o meno il 25% della raccolta ogni anno. Numeri, questi, che secondo Frigerio sono destinati a peggiorare, se verrà confermato un ulteriore abbassamento dell'uso dei contanti.
I casino italiani non vogliono certo puntare i piedi, come hanno dimostrato le prime dichiarazioni dei vari Orsoni e Frigerio. La situazione, però, è sempre più delicata, e si teme che l'efficacia degli investimenti adoperati dai casino italiani possa venire pesantemente influenzata da un altro taglio sull'utilizzo del cash.
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Scritto da CIW Staff