L’amministratore delegato Vittorio Ravà rende noti i dati dei casino di Venezia e si scopre come le previsioni per il 2011 siano disastrose, con un rosso di ben 15 milioni di euro. La strada della privatizzazione sembra l'unica via percorribile.
L’amministratore delegato Vittorio Ravà rende noti i dati dei casino di Venezia e si scopre come le previsioni per il 2011 siano disastrose, con un rosso di ben 15 milioni di euro. La strada della privatizzazione sembra l'unica via percorribile.
L’amministratore delegato Vittorio Ravà rende noti i dati dei casino di Venezia e si scopre come le previsioni per il 2011 siano disastrose, con un rosso di ben 15 milioni di euro. La strada della privatizzazione sembra l'unica via percorribile.
Quello di cui abbiamo parlato negli ultimi tempi sul nostro sito, a proposito dei casinò di Venezia, riguarda la possibile privatizzazione delle sale da gioco. Il sindaco sembra che abbia già preso contatti con alcuni privati per accordarsi su una possibile vendita, ma a preoccupare maggiormante sono i dati forniti dall'amministratore delegato Vittorio Ravà.
Le previsioni per questo 2011 non sono molto incoraggianti, poiché si prevede un “rosso” di ben 15 milioni di euro. Ca' Vendramin nel settembre del 2010 ha incassato 2,4 milioni di euro, ma nello stesso periodo del 2011 la cifra è passata a 1,2 milioni. Anche Ca' Noghera non se la passa meglio, con una perdita del 20,6% nel 2011. Novembre sembra essere partito con il piede giusto, facendo registrare un +2,26% rispetto al 2010, ma molti fanno notare come l'anno precedente ad influire negativamente sugli ingressi del casino fosse stata l'alluvione che ha colpito il vicentino, il veronese e il padovano.
Chiusura in rosso a fine 2011 per i casinò lagunari.
Le stime per per il 2011 prevedono un debito finanziario di 86 milioni di euro e un debito di 27 milioni verso fornitori ed enti previdenziali.
Nelle pagine Corriere del Veneto si legge che l'azienda americana Caesars ha confermato il suo interesse all'acquisto dei casinò ed è già pronta per le trattaive. I problemi sono tanti e quella della privatizzazione è una soluzione che, oltre a non essere appoggiata da molti, non è immediata, quindi si cercano modi per ridurre le spese, magari a partire dalla riduzione degli stipendi.
Scritto da CIW Staff