Il commissario straordinario Maurizio Bruschi entro il 15 giungo dovrà presentare al Governo il suo piano per la riapertura del Casino Campione d’Italia, chiuso per fallimento dal 27 luglio dello scorso anno.
Il commissario straordinario Maurizio Bruschi entro il 15 giungo dovrà presentare al Governo il suo piano per la riapertura del Casino Campione d’Italia, chiuso per fallimento dal 27 luglio dello scorso anno.
Il commissario straordinario Maurizio Bruschi entro il 15 giungo dovrà presentare al Governo il suo piano per la riapertura del Casino Campione d’Italia, chiuso per fallimento dal 27 luglio dello scorso anno.
La scorsa estate il tribunale di Como dichiarato fallito il Casino Campione d’Italia per insolvenza della sua società di gestione. Da allora la casa da gioco è rimasta chiusa con i suoi dipendenti rimasti senza lavoro, in attesa di un sblocco nel più breve tempo possibile.
Ebbene, a quasi un anno di distanza la situazione non è per nulla cambiata, con la casa da gioco ancora chiusa e con mille idee e progetti per riaprirla, anche sotto le vesti di quest’altro.
Come riporta però i colleghi di gioconews, il 15 maggio c’è stato incontro tra i rappresentanti sindacali e il commissario prefettizio del Comune, Giorgio Zanzi, dove è stato annunciato che Maurizio Bruschi, commissario straordinario del Casinò Campione d’Italia, dovrà presentare entro il 15 giugno la sua relazione tecnica per la riapertura della casa da gioco.
Per Bruschi – aggiungo da gioconew – la strada deve essere quella del risanamento dell’attuale società di gestione, tanto più che la Corte d’appello di Milano ha annullato per un vizio di forma la sentenza del tribunale lariano, cui la Procura ha chiesto la riassunzione della causa (con possibilità che si giunga a una nuova dichiarazione di fallimento), ma la Banca popolare di Sondrio ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte meneghina e il termine ultimo per presentare un controricorso allo stesso, da parte della curatela fallimentare, scade domani.
Ad ogni modo la parola poi spetterà al Governo, che tuttavia dovrà tenere conto della legge Madia sulle società partecipate dagli enti pubblici. Inoltre bisognerebbe anche rivedere la legge che ha istituito il socio unico per il Casinò Campione, dato che la ricerca di nuovi fondi passa attraverso soci pubblici, come la Regione Lombardia, le province, le Camere di commercio.