Siamo in Austria e più precisate al tribunale regionale del Wiener Neustadt, dove lunedì scorso un giudice nella sua sentenza finale ha chiesto il rimborso di 2,5 milioni di euro ad un giocatore d’azzarda che ne aveva persi circa due milioni in dieci anni.
L’uomo nel corso di dieci anni ha accumulato perdite per 2 milioni, cifra che ora gli sarà restituita con gli interessi, grazie al lavoro dei suoi avvocati, che hanno presentato al giudice una perizia psichiatrica che attestava che l’uomo era dipendente dal gioco d’azzardo a tal punto di non riuscire nemmeno ad andare a lavorare.
Il gambler, in breve, è stato considerato incapace di intendere e di volere, con la conseguenza che le sue giocate sono state tutte considerate nulle. A rivelarlo la stampa austriaco, che specifica che la sentenza risale al 10 agosto scorso, ma resa pubblica solo pochi giorni fa.
La società colpita, che dovrà restituire con gli interessi la somma persa dal gambler, è la Novomatic, a cui è stata ravvisato una violazione sulle leggi sul gioco d’azzardo austriache, poiché le proprie slot eccedono i limiti imposti dal Governo. In ogni caso la società ricorrerà in appello.
In Austria, tuttavia, non è la prima volta che Novomatic viene invitata a rimborsare proprio clienti, come nel 2014, quando fu ordinato di restituire 800mila euro ad un giocatore, anch’esso considerato ludopatico.