Nei giorni scorsi il sanremese Olmo Romeo è stato eletto nuovo presidente di Federgioco, perdendo il posto dell’avvocato Giulio Di Matteo. L’obiettivo rdel nuovo presidente resta quello di continuare a porte avanti il lavoro iniziato con il Governo Gentiloni.
In attesa che si faccia un nuovo governo in Italia e che venga nominato un sottosegretario con delega ai giochi, Olmo Romeo, nuovo presidente di Federgioco, non perdere tempo, ha infatti già le idee chiare sul lavoro da svolgere, ripartire appunto dal documento portato al governo Gentiloni in Conferenza unificata.
Altri progetti importati riguardano il rinnovamento del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipende dei casinò. Ovviamente si lavorerà sodo per combattere l’antiricleicaggio e si prenderà in serie considerazione il gioco patologico. Si iniziare anche a studiare un piano per l’introduzione dei pagamenti con le criptovalute.
Ma prima di ogni altra cosa, il lavoro di Olmo Romeo e del suo team riguarderà il rilancio di un settore che negli ultimi anni ha sofferto. Nel 2017 gli incassi hanno infatti subito un calo rispetto all’anno 2016 del 2,7 percento. Addirittura dieci anni fa furono incassati ben 515 milioni di euro, mentre l’anno scorso si è chiuso a 285 milioni.
Ovviamente ha inciso anche il calo degli ingressi, che nel 2010 era di 3,1 milioni, mentre nel 2017 è stato di 2,1 milioni, un -4,9 percento rispetto all’anno precedente. E il 2018 non è iniziato nemmeno nel migliore dei modi, sopratutto per i guai capitati al Casinò di Campione, che si è ritrovato in tribunale con una richiesta di istanza di fallimento per i troppi debiti.
E allora non possiamo fare altro che augurare buon lavoro al nuovo presidente di Federgioco e magari gli suggeriamo si pingere per l’apertura di nuovi casinò sul territorio italiano, magari iniziando riaprendo vecchie case da gioco in luoghi turistici come Taormina.