Sono giorni di attesa per il Comune di Campione d’Italia. La Corte dei Conti sta esaminando i bilanci del Comune, ed è probabile che si pronunci prima del Tribunale di Como, dove la Procura ha chiesto il fallimento della casa da gioco. Un errore per il sindaco Salmoiraghi.
A gennaio la notizia della richiesta di fallimento della casa da gioco campionese avanzata dalla Procura di Como. U duro colpo per il casinò, gravemente indebitato. Quasi 25 milioni di euro sarebbero i debiti accumulati nei confronti del Comune di Campione d’Italia, che a sua volta aspetta notizie dalla Corte dei Conti.
E stando a quanto riportato dai colleghi di agimeg, l’attuale sindaco del Comune di Campione è preoccupato per la decisione che prenderà a breve il Tribunale: “Se si decretasse il fallimento della casa da gioco, questo porterebbe al dissesto del Comune. Anche in misura minore rispetto al passato, ma abbiamo bisogno dei trasferimenti da parte del Casinò”.
Il sindaco Salmoiraghi è infatti convito di poter risollevare i bilanci del Comune, ma al momento non è possibile agire. “Qualsiasi ragionamento concreto si potrà fare solo dopo la decisione del Tribunale di Como sulla casa da gioco. Il Casinò è una società che produce utili. Ci penserei dieci volte prima di farla fallire”.
Intanto è stata chiesta una procedura di concordato per salvare comunque le sorti della casa da gioco. Si aspettano solo le decisioni dei giudici. Insomma di certo non splende il sole nel piccolo Comune campionese. Con la chiusura del casinò in Italia resterebbero aperti sole tre case da gioco: Sanremo, Saint Vincent e Venezia.