Quale futuro per i casinò terrestri italiani?

Chi governerà il paese per i prossimi cinque anni? Se creeranno all’eleganza alla viglia delle elezioni poco probabili? E in tutto questo caos politico italiano, il futuro dei casinò terrestri italiani, quale sarà?

Chi governerà il paese per i prossimi cinque anni? Se creeranno all’eleganza alla viglia delle elezioni poco probabili? E in tutto questo caos politico italiano, il futuro dei casinò terrestri italiani, quale sarà?

In Italia i quattro casinò terrestri che abbiamo non vivono certo il loro miglior periodo di attività. A breve si sarà il destino del Casinò di Campione d’Italia, oggi infatti è prevista al Tribunale di Como l’udienza per la richiesta di istanza di fallimento.

Non se la passa meglio il Casinò di Saint Vincent, dove si sospetta un presunto danno erariale da 140 milioni di euro, per via di finanziamenti consessi dalla Regione Valle d’Aosta alla società che gestisce la casa da gioco valdostana.

Rimangono Sanremo e Venezia, che non sembrano avere problemi se non quelli relativi agli incassi, i calo rispetto ai precedenti anni. Certo la loro dislocazione in regione e luoghi non facilmente accessibili, può essere un fattore determinante nel declino del loro successo.

Forse dei casinò in città importanti o in luoghi ricchi di turismo nazionale e internazionali, avrebbero maggiori possibilità di riuscire ad tenere incassi positivi mese dopo mese. Ma per aprire nuovi casinò sul suolo italiano, c’è bisogno di una legge che ne dia il via libera.

E ora viene il bello. Al momento è molto probabile che a governare l’Italia siano i 5 Stelle, primo partito italiano. Il Movimento però non vede di buon occhio il gioco d’azzardo, quindi difficilmente si occuperà della situazione dei casinò italiani, e se pure vorrà farlo, difficilmente lo farà per ampliare l’offerta delle casa da gioco agli italiani.

Vecchia sede del Casinò di Taormina
Vecchia sede del Casinò di Taormina

In realtà pochi sono i partiti che strizzano l’occhio al mondo dei casinò, anzi, uno solo forse, Forza Italia. Silvio Berlusconi ha infatti ribadito la loro volontà di aprire, o meglio riaprire, un Casinò a Taormina, in Sicilia. Ma il partito di centro destra, assieme al PD, sono forse le due forze politiche che maggiormente sono uscite ridimensionate da aduste ulite elezioni.

Bene ha fatto invece la Lega, che potrebbe andare a governare con i 5 Stelle. Quelli di Lega nord potrebbero essere più aperti sul fattore casa da gioco, ma ci restano tanti dubbi su un’eventuale loro voglia di puntare sull’apertura di nuovi casinò nel paese.

Speriamo solo che non mettano le mani sul gioco online, che a differenza dei casino live, è in continua crescita. Chiunque si ritroverà a governare, dell’online deve occuparsi di una sola cosa, autorizzare finalmente la liquidità condivisa, nel poker e in futuro anche per i casinò. Le strambe idea del M5S di aumento le tasse sul gioco online o di trovare i soldi per i reddito di cittadinanza proprio dalle entrare del gioco online, sono due idee davvero perdenti.

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