Al convegno di Unigioco a Roma ha preso la parola anche il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, autore del rapporto Italia in Gioco. Fara ha spiegato come l'Italia non valorizzi i casino terrestri per rilanciare il turismo nel paese.
Al convegno di Unigioco a Roma ha preso la parola anche il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, autore del rapporto Italia in Gioco. Fara ha spiegato come l'Italia non valorizzi i casino terrestri per rilanciare il turismo nel paese.
Al convegno di Unigioco a Roma ha preso la parola anche il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, autore del rapporto Italia in Gioco. Fara ha spiegato come l'Italia non valorizzi i casino terrestri per rilanciare il turismo nel paese.
Si è conclusa pochi giorni fa a Roma il convegno organizzato dalla fondazione Unigioco, dal titolo “Il gioco come chance per lo sviluppo del turismo italiano”. Il dibattito è stato molto acceso e anche l'istituto Eurispes, per voce del suo presidente Gian Maria Fara, ha fatto notare come in Italia i casinò terrestri non vengono valorizzati nel modo più appropriato per sviluppare il turismo.
Il 12% del prodotto interno lordo (PIL) dell'Italia arriva dal turismo e Fara, dal palco dell'Auditorium dell'Ara Pacis, non si risparmia critiche nei confronti di quelle persone che da sempre etichettano i casinò italiani come le case del vizio. Nel suo intervento, il presidente di Eurispes, fa notare come il gioco abbia la possibilità di rilanciare lo sviluppo nel nostro paese, affermando anche che molte città avrebbero il diritto di avere luoghi di gioco organizzati ad alto livello.
Fara Gian Maria, presidente dell'Eurispes.
Fara spiega anche che in molti paesi europei il casinò è stato un ottimo modo per promuovere il turismo. In Europa, continua Fara, il binomio casinò-hotel si è rafforzato, al contrario di quello che succede nel nostro paese dove i turisti che si recano nelle sale da gioco sono una minima parte, principalmente per le motivazioni che tutti conosciamo: i casinò in Italia sono solamente 4. Il presidente di Eurispes snocciola anche qualche dato, affermando che solo il 5,8% dei turisti si reca al casinò, facendo notare che questo è un dato in controtendenza, perché la crescita media dell'industria del gioco fra il 2003 e il 2009 è stata del 23%, mentre si passa al 13% nel 2010, per una raccolta totale di 309 miliardi di euro dal 2003 al 2009.
Scritto da CIW Staff