C’era d’aspettarselo che la paura avrebbe preso il sopravvento dopo la sparatoria del Mandalay Bay. In molti hanno infatti optato di ritardare la propria partenza o addirittura di cancellarla completamente, a causa del folle gesto compiuto da Stephen Paddock.
Secondo un recente sondaggio di Morgan Stanley, per colpa della sparatoria del Mandalay Bay casinò, la città di Las Vegas vedrà in questo trimestre un calo del sette percento delle revenue.
E sempre secondo l’indagine compiuta da Morgan Stanley, il 34 percento delle persone che avevano già prenotato una vacanza a Las Vegas nei prossimi giorni, hanno optato per posticipare o annullare il proprio soggiorno. La percentuale è addirittura più alta, il 43 percento, per i giocatori che hanno già visitato Las Vegas e che avevano in programma di visitare nuovamente in futuro la città del gioco.
Invece, la percentuale delle persone che nei prossimi 12 mesi ha dichiarato di voler visitare Las Vegas è scesa dal 57 al 37 percento, rispetto ad un sondaggio fatto prima della strage di Stephen Paddock.
Strage di Las Vegas: c’è paura dopo la sparatoria
Sono ancora ignoti i motivi del gesto compiuta da Stephen Paddock, che lo scoro 1 ottobre ha ucciso 59 persone sparando raffiche di pallottole sulla folla che stava assistendo ad un festival di musica country all’esterno del Mandalay Bay. Sono invece chiari i motivi che spingeranno le persone a non visitare Las Vegas nei prossimi giorni.
Viviamo oggi, purtroppo, in un clima di terrore, con attacchi terroristici che negli ultimi anni hanno colpito le più grandi città europee e gli Stati Uniti. E’ dunque normale, sopratutto quando ancora oggi non si conoscono i reali motivi del gesto del killer, pensare che in qualche modo possa centrare in tutta questa storia il radicalismo islamico, ed è quindi comprensibile che ci siano persone che non se la sentano più di trascorrere le proprie vacanze in luoghi colpiti di recente da episodio spiacevoli che hanno portato alla morte di decine se non centinaia di persone.