Lo storico Casinò di Venezia, il più antico del mondo, rischia di chiudere!

Sarebbe davvero triste se ciò accadesse, dato che il Casinò di Venezia è più di una semplice casa da gioco, è la più antica al mondo. Il Comune della città ha però ipotizzato che dal primo gennaio 2018 potrebbe restare aperta solo la sede di Ca’ Noghera.

Sarebbe davvero triste se ciò accadesse, dato che il Casinò di Venezia è più di una semplice casa da gioco, è la più antica al mondo. Il Comune della città ha però ipotizzato che dal primo gennaio 2018 potrebbe restare aperta solo la sede di Ca’ Noghera.

 

Il Ridotto di San Moisè, così si chiamava la prima casa da gioco veneziana, nata nel 1638, la più antica la mondo. Solo alla fine degli ’30 del novecento, nasce poi il Casinò di Venezia al Lido, e negli anni cinquanta apre anche la sede del Centro Storico a Ca’ Vendramin Calergi. Ed è qui, sulla principale via d’acqua di Venezia, il Canal Grande, che dimora tutt’ora il Casinò di Venezia.

 

E nello storico palazzo che ospita il Casinò di Ca’ Vendramin, potrete anche visitare il Museo Wagner, dato che qui visse e compose il celebre compositore, poeta, librettista, regista teatrale, direttore d’orchestra e saggista tedesco. Ma dal primo gennaio 2018 Richard Wagner potrebbe non avere più come vicini i tanti giocatori che ogni anno affollano le sale da gioco del Casinò di Venezia.

 

Come riporta Repubblica.it, il Comune di Venezia, con una delibera di giunta, ha ipotizzato la chiusura del casinò, con 150 esuberi su 535 dipendenti. Dal primo gennaio del 2018 potrebbe restare aperta solo la sede di terraferma, il casinò di Ca’ Noghera, che vale l’80 per cento degli incassi. Il tutto evitabile se entro due settimane, in vista del voto del consiglio comunale sul nuovo piano industriale, Comune e organizzazioni sindacali non troveranno un accordo per risanare il bilancio.

Lo storico Casinò di Venezia, Ca' Vendramin

Le casse del casinò sono in rosso: si è passati dai 214 milioni del 2006 ai 102 milioni del 2016, a cui bisogno togliere la quota che la società partecipata del Casinò deve al Comune. Ci sono state così due milioni di perdite l’anno scorso, come riporta il sito ancora Repubblica.it. E il 2017 non è iniziato certo nel migliore dei modi, dato che si sono accumulati altri due milioni di perdite.

 

Il Comune ha deciso di ricapitalizzare, con 7 milioni di euro, di cui 4 per investimenti, e contestualmente – come prevede la nuova legge sulle partecipate – ha preparato un piano di ristrutturazione. Obiettivo, sforbiciare di 5,8 milioni il costo del lavoro: orari più flessibili, e meno premi. I sindacati protestano? In assenza di un accordo, fa sapere il Comune, “la società procederà con la disdetta del contratto”.

 

E ancora, scrivono i colleghi di Reppulbica.it… “Il piano di risanamento è l’ultima spiaggia”, dice il sindaco Luigi Brugnaro, rivolgendosi ai lavoratori e chiedendo loro un ulteriore sacrificio. Ma per evitare chiusura e tagli, i sindacati hanno già presentato una loro proposta: riduzioni dei meccanismi premianti con un risparmio del costo del lavoro di 2,8 milioni di euro. “Ancora troppo poco”, dicono dal Comune.

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