Negli anni aveva accumulato debiti per circa due milioni di dollari, ripagandone solo una piccola parte. E’ stato per questo citato in giudizio e ora dovrà restituire tutto al casinò Marina Bay Sands di Singapore, casa da gioco aperta nel 2010.
Negli anni aveva accumulato debiti per circa due milioni di dollari, ripagandone solo una piccola parte. E’ stato per questo citato in giudizio e ora dovrà restituire tutto al casinò Marina Bay Sands di Singapore, casa da gioco aperta nel 2010.
Negli anni aveva accumulato debiti per circa due milioni di dollari, ripagandone solo una piccola parte. E’ stato per questo citato in giudizio e ora dovrà restituire tutto al casinò Marina Bay Sands di Singapore, casa da gioco aperta nel 2010.
La battaglia legale fra il casinò Marina Bay Sands ed un loro cliente VIP è terminata con una schiacciante vittoria da parte della casa da gioco. All’uomo è stata infatti ordinata la restituzione dei debiti accumulati nel tempo con il casinò, ovvero, circa due milioni di dollari.
Secondo quanto riporta il giornale locale, The Straits Times, la battaglia legale è terminata a fine 2016. Secondo le cronache l’uomo è sempre stato un giocatore assiduo del Marina Bay Sands, fin dal primo giorno della sua apertura, nel 2010. Ma nel 2015 la fortuna gli ha girato le spalle, ma dato che era ormai diventato un cliente VIP e godeva di una buona reputazione, la casa da gioco nel tempo gli ha fatto un credito di due milioni di dollari, con la promessa che sarebbero stati ripagati entro due settimane.
Ma di quella cifra solo 50mila dollari il giocatore d’azzardo pagò, spingendo il casinò ad intraprendere un’azione legale contro il suo cliente VIP. Secondo i legali del giocatori, questi non era obbligato a ripagare i propri debiti, una difesa che la corte non ha accettato, dando infine ragione al Marina Bay Sands.
Non è tuttavia la prima volta che il casinò si ritrova a dover intraprendere azioni legali contro i propri clienti, che non onorano i propri debiti nel tentativo di farla franca. In passato in uno scandalo simile fu coinvolto anche l’ex presidente della US-based DMG Entertainment & Media, il cinese Xiao Wenge, che assieme ad un altro dirigente cinese, erano stati accusati di non aver restituito oltre undici milioni di dollari.
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