Troppi sono i turchi che passano il confine e vanno in Georgia per giocare ai casinò, in particolare quelli che vanno nella città di Batumi, che si trova a pochi chilometri dal confine turco. In Turchia i casinò sono stati banditi nel 1998.
A diffondere la notizia i media georgiani martedì scorso. Secondo quanto scrivono il presidente turco Recep Erdogan Tayyp, ha chiesto all’ex primo ministro georgiano e miliardario Bidzina Ivanishvili, di usare la sua influenza per chiudere i casinò che si trovano vicino al confine con la Turchia.
La risposta di Ivanishvili pare essere stata: “Se fosse per me li chiuderei tutti”. Ma in realtà i casinò contribuiscono molto all’economia georgiana, in particolare proprio nella regione di Adjara, al confine nord-occidentale turco, dove vi è appunto la città di Batumi, importante centro turistico sul Mar Nero.
Secondo dati ufficiali del governo, infatti, a Batumi sono stati emessi permessi per 11 casinò, mentre solo 3 per la capitale Tbilisi. La municipalità di Batumi ricava infatti dai casinò introiti 8,7 milioni di dollari ogni anno. Inoltre, la Georgia impone una tassa annuale di circa 216mila dollari per tutti i casinò del paese, ma a Batumi è di soli 108mila dollari, che può essere addirittura revocata se il casinò è disposto a costruire un nuovo hotel con almeno 100 camere. Lo Stato impone inoltre anche tasse trimestrali per slot machine e tavoli di gioco.
I turchi sono ormai da anni che attraversano il confine per andare a giocare nella vicina Georgia. Nel 2012, quando entrambi i paesi hanno stretto un accordo per allenare le restrizioni per attraversare i confini turchi e georgiani, sempre più turchi vanno a fare una puntatina al casinò. L’allarme era stato lanciato subito dopo l’accordo, dall’ambasciatore turco a Batumi: “Orde di turchi chiudono i loro negozi per correre nei casinò che si trovano qui. L’ambasciatore chiamò anche a colloquio le moglie degli incalliti giocatori, per smascherarli.
La Turchia ricordiamo che ha bandito i casinò nel 1998. Ha fallito invece per quanto riguarda il gioco illegale, che resta una piaga da debellare nel paese. Di recente poi il figlio del del ministro dei trasporti Binali Yildirim, è stato individuato a Singapore mentre giocava alla roulette di un casinò. Un messo scandalo, dato che il padre è islamico, nonché braccio destro di Erdogan.
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