Macao è l'isola che il governo cinese ha trasformato nella nuova Las Vegas asiatica, dove il gioco d'azzardo è consentito e nel giro di pochi anni l'economia della piccola isola è esplosa. Ma dopo gli anni del boom sono arrivati quelli della crisi che ha drasticamente fatto crollare l'economia.
Non c'è cittadino Cinese che una volta nella sua vita non voglia andare a giocare a Macao, questo è un detto molto diffuso nella popolazione cinese, da sempre amate del gioco d'azzardo in tutte le sue forme.
Macao è l'unica parte della Cina dove il gioco d'azzardo sia stato legalizzato e dove nel giro di pochi anni sono sorti enormi complessi alberghieri dotati di casinò e di centri commerciali, che hanno totalmente cambiato il volto della piccola isola ex colonia portoghese.
Ma dopo gli anni della forte crescita sono arrivati quelli della crisi, basti pensare che il prodotto interno di Macao è crollato del 7,1% nel secondo trimestre dell'anno, segnando l'ottavo calo consecutivo trimestrale del Pil. I numeri sono tuttavia in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2016, quando si era registrato un calo del 13,3 per cento.
Ad influire maggiormente su questo enorme calo è stata la decisione del governo centrale di Pechino di intraprendere dure restrizioni sul gioco d'azzardo e sopratutto contro la corruzione e il reciclaggio di soldi che hanno duramente colpito il business dei Casinò di Macao.